Virtus in lutto, è morto il presidentissimo Enrico Pavanello

"Rino" per quarant'anni è stato il massimo dirigente della società padovana di pallacanestro 
Enrico Pavanello
Enrico Pavanello

PADOVA. Ciao Rino.

È scomparso nella notte tra venerdì e sabato Enrico “Rino” Pavanello, storico presidente della Virtus Basket Padova. Aveva 92 anni, festeggiati lo scorso 5 febbraio in compagnia del dirigente virtussino Gegè Papa all’Oic della Mandria, dove risiedeva già da qualche anno.

Per decenni, Enrico Pavanello, che tutti nell’ambiente della pallacanestro chiamavano Rino, è stato il presidentissimo della società di via dei Tadi. Dal 1945 in poi è stato ininterrottamente il primo dirigente dei neroverdi fino al 1985 e anche quando la Virtus si fuse con il Sarmeola Basket di Franco Bernardi rimase nel nuovo club, ricoprendo fino al 2012 la carica di presidente onorario. Conosciuto anche fuori dai confini regionali, Pavanello non è stato solo il patron dei virtussini, fu anche un arbitro di Serie A e ha svolto importanti funzioni federali alla Fip di Padova e nel comitato Veneto.

Nei primi anni ’60 divenne direttore di Menato Sport in pieno centro storico (tra i primi e più forniti negozi d’articoli sportivi in Italia), vivendo in prima persona l’evoluzione dello sport da fenomeno di regime a pratica comune. Negli ultimi anni, a causa dei suoi problemi di mobilità, si limitava a seguiva le vicende della prima squadra, pur essendo rimasto legato al gruppo della Serie C di Maurizio Benetollo.

«Nei sei anni, dal 2006 al 2012, in cui ho allenato la C/1 della Virtus», ricorda Benetollo, «ha saltato meno allenamenti di qualche giocatore. Oltre a quelle degli atleti, tenevo conto anche delle presenze di Rino per fargli notare le assenze non giustificate. L’unica cosa che non tollerava era che si calciasse il pallone o si tirasse a canestro con la palla medica». «Siamo molto dispiaciuti», afferma Bernardi, «Rino era anzitutto un amico per me e Papa. Anche se non me la sentivo più di andarlo a trovare alla Mandria, lo pensavo spesso. È stato il presidente più longevo della Virtus. Quando assunsi la presidenza, continuò a seguire la nostra foresteria. Un grande lavoratore e un grande dirigente che ha consacrato la propria vita al basket». Le esequie saranno celebrate martedì, alle 10.30, nella chiesa delle Cave in via Tartaglia 6, dove è parroco don Alberico Alfonsi, assieme al quale ha dato vita a uno dei periodi più fulgidi della storia virtussina.

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