Zanzotto e Balasso uniti dal dialetto
REFRONTOLO. Leggere Andrea Zanzotto nella sua terra, nel suo dialetto. Leggerlo al Molinetto della Croda, «il mulino ridente e servito dalle onde», secondo definizione del poeta. È la nuova sfida di Natalino Balasso, attore, comico e scrittore, per la prima volta alle prese con il poeta di Pieve di Soligo scomparso lo scorso ottobre. Sarà stasera al Molinetto di Refrontolo.
La sfida di Balasso è anche avvicinare il grande pubblico ai versi del poeta. Lo farà a suon di musica: ci sarà anche il chitarrista Massimo Scattolin, al suo fianco. Balasso farà leva su ciò che di più forte ha in comune con il poeta: il dialetto, quel «vecio parlar» che ritroviamo in tante poesie di Zanzotto, e che costituisce buona parte della vis comica di Balasso. Si ascolteranno alcuni versi in italiano da “Dietro il paesaggio”, raccolta del 1951, e altre composizioni successive.
L’insolito connubio Balasso-Zanzotto è una sfida anche per il direttore artistico Mario Esposito: «Ci sarà un attore, conosciuto dai più come un comico, che si misurerà con la poesia. È un modo per approcciare Zanzotto al grande pubblico».
Vero tema della serata sarà il paesaggio del nord est, i suoi cambiamenti, quell’amara sensazione di distruzione del passato che il poeta non aveva mai accettato, salendo sulle barricate per difendere gli ultimi spazi verdi rimasti nella sua Pieve di Soligo. «Potrà sembrare qualcosa di lontano dai canoni di Balasso» spiega ancora Mario Esposito «ma le sintonie tra i due sono molteplici. Fra tutte, quella dialettale. Balasso sarà un tramite tra gli spettatori e Zanzotto, il pubblico si fida di lui, e si lascerà coinvolgere. L’apporto di Scattolin, chitarrista di fama internazionale, sarà fondamentale».
Lo spettacolo inizia alle 21.30; ingresso libero.
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