Zennaro resta in carcere, chiesto il giudizio immediato
SANT’ANGELO DI PIOVE. Denis Zennaro rimarrà in carcere. Il quarantanovenne arrestato all’alba del 22 maggio scorso con l’accusa di aver provocato l’incendio che ha devastato il centro commerciale di...

SANT’ANGELO DI PIOVE. Denis Zennaro rimarrà in carcere. Il quarantanovenne arrestato all’alba del 22 maggio scorso con l’accusa di aver provocato l’incendio che ha devastato il centro commerciale di Vigorovea che ospitava il mega store “Sorelle Ramonda”, si è visto respingere dal Tribunale del riesame la sua richiesta di scarcerazione. Il ricorso di Zennaro è stato rigettato, confermando il Riesame la custodia cautelare in carcere. E per lui il pubblico ministero Benedetto Roberti chiede ora il giudizio immediato.
Denis Zennaro è accusato di aver causato l’incendio, con la conseguente esplosione, del complesso commerciale di via Piovese. Complesso che ha riportato danni per milioni di euro ed è stato dichiarato inagibile, tanto che le attività presenti - oltre alle “Sorelle Ramonda” anche uno studio notarile, un bar e un supermercato - hanno tutte chiuso. Secondo la ricostruzione di quanto accaduto la notte del 9 giugno del 2016, Zennaro è entrato nello stabile servendosi delle chiavi in suo possesso, ha creato tre punti di innesco con di liquidi infiammabili nei locali del centro estetico “Charme & Beauty” da lui gestito, li ha quindi saturati con il gas di due bombole e acceso un fornelletto per l’innesco. La deflagrazione ha provocato un’onda d’urto tale da far crollare l’intero soffitto tra piano terra e primo piano dell’edificio. A Zennaro viene contestata anche l’aggravante di aver commesso il fatto per frodare l’assicurazione Allianz Spa con cui aveva assicurato il centro estetico e i macchinari che ancora si trovavano all’interno. Fu proprio la circostanza di aver aumentato i massimali dell’assicurazione contro l’incendio (nonostante l’attività estetica fosse di fatto già chiusa), a mettere più di una pulce all’orecchio ai carabinieri del Norm di Piove di Sacco che hanno condotto le indagini e che da subito si sono concentrati su Zennaro. Confermato il movente del quarantanovenne: oltre ai soldi che pensava di poter ottenere dall’assicurazione, voleva vendicarsi per aver avuto dai proprietari del “Sorelle Ramonda” lo sfratto esecutivo da quello stabile.
(e.l.)
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