Ztl di Arquà vietata ai ciclisti «Il cartello pare quello dei cani»
Proteste su Facebook per il segnale affisso da un mese: «Era meglio indicare “biciclette a mano”» Il sindaco Callegaro spiega: «Ci sono bikers che arrivano in centro come schegge, bisogna fermarli»

ARQUÀ PETRARCA. «Io non posso passare», recita un cartello - affisso circa un mese fa dal Comune - che vieta il transito ai ciclisti nella ztl di Arquà Petrarca. Il divieto non è bene accetto da alcuni frequentatori del borgo. Tra questi anche la consigliera di maggioranza del Comune di Vigodarzere, Antonella Tognon, che nella sua pagina Facebook scrive: «È un segnale stradale davvero incredibile e curioso, che non ho mai visto prima, dedicato appunto ai ciclisti su strada in via esclusiva e che mi ricorda tanto il cartello “i cani non possono entrare”. Va bene la sicurezza anche nel secondo borgo più bello d’Italia, ma vietare così categoricamente il passaggio dei ciclisti la trovo una cosa assurda. Sarebbe stato meglio un cartello “biciclette a mano” per dare la possibilità anche a loro di passare attraverso il famoso borgo».
Il sindaco di Arquà Petrarca Luca Callegaro spiega il motivo che ha spinto la giunta a mettere quel segnale nella zona del centro storico interdetta al traffico, dove di solito passeggiano famiglie di visitatori. «È una questione di sicurezza», afferma il primo cittadino. «Abbiamo grossi problemi con gli amanti della mountain bike che scendono dai sentieri del monte Piccolo e del monte Castello e arrivano in centro ad Arquà come schegge. Spesso prendono come una pista la strada dove ci sono bambini che i genitori, trattandosi di una zona pedonale lasciano liberi. Un giorno ero assieme alle forze dell’ordine e abbiamo tentato di fermarli. Come risposta ci hanno mandato a quel paese. Non sono tutti così, ma non possiamo rischiare che qualcuno si faccia male». Callegaro è arrivato alla decisione di mettere i divieti dopo aver ricevuto numerose lamentele dai residenti e non solo. «In municipio sono arrivate mail di turisti indignati che, dopo aver visitato il borgo, hanno manifestato il loro sdegno per il poco rispetto ricevuto dai parte dei bikers», aggiunge il sindaco. «Alcuni amanti dei percorsi fuoristrada, che frequentano il monte Castello, concludono la loro uscita sui colli sfilando per il centro di Arquà. Arrivano a tutta velocità da via Spinei e, nello scendere verso la tomba del Petrarca, passano sotto l’arco della loggia Vicari e saltano con la bici sui tre gradini che si trovano a fianco, in una zona che, soprattutto nei fine settimana, è molto frequentata dai visitatori». Il primo cittadino aveva valutato di mettere un segnale che permettesse ai biker di passare con la bici a mano. «Purtroppo non abbiamo vigili urbani per controllare la ztl 24 ore su 24», conclude Callegaro. «Sono certo che, dalla parte alta del borgo, da dove di solito arrivano i ciclisti, nessuno di loro si farebbe la discesa a piedi con la mountain bike per mano».
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