A Verona prima nazionale per il Requiem di Andrew Lloyd Webber

Al Teatro Filarmonico in scena il 19 e 20 aprile
epa10037322 British composer Andrew Lloyd Webber poses during an interview with Spanish International News Agency Agencia EFE in Madrid, Spain, 27 June 2022. Lloyd Webber and Spanish actor Antonio Banderas presented their project 'Friends Forever,' with which they want to produce musicals for Spanish-speaking countries. EPA/Emilio Naranjo
epa10037322 British composer Andrew Lloyd Webber poses during an interview with Spanish International News Agency Agencia EFE in Madrid, Spain, 27 June 2022. Lloyd Webber and Spanish actor Antonio Banderas presented their project 'Friends Forever,' with which they want to produce musicals for Spanish-speaking countries. EPA/Emilio Naranjo

VERONA, 17 APR - Per la prima volta in Italia, il 19 e 20 aprile prossimi al Teatro Filarmonico di Verona si terrà l'esecuzione integrale del Requiem di Andrew Lloyd Webber, maestro contemporaneo, autore dei musical più celebri degli ultimi cinquant'anni. Capace di unire musica classica e pop, il rock e le sperimentazioni colte del '900, questa Messa, scritta quarant'anni fa, fu dedicata da Lloyd Webber alla memoria del padre, il compositore inglese William, scomparso nel 1982. L'organico comprende l'orchestra sinfonica a pieni ranghi, cui si aggiungono batteria, diverse percussioni, organo e sintetizzatori, e l'ideale unione di coro e voci bianche. Il giovane direttore statunitense Ryan McAdams debutterà alla testa di Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona, con il soprano Gilda Fiume e il tenore Enea Scala. In scena anche il coro di voci bianche 'Alive' preparato da Paolo Facincani, da cui proviene anche il solista Lorenzo Pigozzo, atteso nella pagina più celebre del Requiem, "Pie Jesu". Ad aprire il programma sarà un'altra prima esecuzione per gli organici veronesi, il poema sinfonico L'Isola dei morti, di Sergej Rachmaninov, brano del 1909 ispirato al celebre quadro simbolista di Böcklin. (ANSA).

Argomenti:VERONA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova