Cardinale: «A teatro in nome di Pasquale»
L’attrice al Goldoni da giovedì con “La strana coppia” voluta da Squitieri. In scena con lei la moglie del regista scomparso

VENEZIA. La voce è quella bassa di sempre, l’accento francese solo un po’ più marcato visto che Parigi è ormai da molto tempo la sua casa, eppure dice: «L’Italia mi piace, mi piace lavorare qui». Claudia Cardinale è in partenza per Venezia dove da giovedì a domenica andrà in scena al Goldoni con “La strana coppia” di Neil Simon. «Mi piace molto» dice «fare questa commedia perché è divertente, ma soprattutto perché voleva metterla in scena Pasquale Squitieri». È dunque un ultimo tributo a un uomo cui Claudia Cardinale era molto legata. «Non ci siamo sposati, perché non ho mai voluto» racconta «ma abbiamo vissuto insieme per molti anni e lui aveva pensato a questo progetto, che abbiamo deciso di portare in scena seguendo le sue indicazioni». E in effetti anche se la regia è firmata da Antonio Mastellone, tutto il lavoro è stato costruito seguendo le indicazioni del regista recentemente scomparso. Non solo, in scena, c’è anche Ottavia Fusco che è stata l’ultima moglie di Squitieri, con cui veramente Claudia Cardinale costituisce una strana coppia, non in nome di una amicizia, ma proprio del comune legame con Squitieri. «È per Pasquale che lo facciamo» sostiene Cardinale «nel suo nome». E poi certo per l’amore per il teatro. «Ho sempre fatto più cinema che teatro» racconta l’attrice «e il cinema l’ho amato perché ho cominciato a farlo quando avevo 16 anni e continuo ancora a farlo ora. Però anche in teatro ho fatto molto, ho recitato Tennessee Williams, Pirandello, ho recitato sia in Italia che in Francia. Certo in Francia forse mi trovo meglio perché il francese è la mia lingua, sono nata in Tunisia, ma anche in Italia mi diverte molto, anche se ormai era una decina di anni che non lo facevo».
Lo spettacolo ha esordito alla fine di ottobre ma la tournée non pesa a Claudia Cardinale. «Troviamo sempre teatri pieni, sta andando tutto molto bene e poi mi è sempre piaciuto girare l’Italia vedendo tanti posti». E quindi anche Venezia. «È tanto che non torno» dice «ma mi piace molto, ho un ricordo teatrale importante come “La veneziana” che ho fatto con Maurizio Scaparro».
Quanto a questo adattamento al femminile della commedia resa immortale da Jack Lemmon e Walter Matthau, Claudia Cardinale interpreta Fiorenza, la parte ordinata della coppia: «È una parte in cui mi ritrovo totalmente» sostiene «perché io sono un po’ così, amo l’ordine, e in scena sono una maniaca della pulizia, che vive con una donna che butta tutto per terra».
Le ultime parole sono per il cinema, un mondo che frequenta ormai da sessant’anni, ma non le è mai piaciuto fino in fondo. Viene da chiederle se è anche per quello che viene rivelato in questi giorni, ma lei glissa. «Mi piace ancora fare cinema e continuo a farlo, mi dispiace solo che in Italia sia più difficile che in Francia o negli Stati Uniti, ma è solo un problema di finanziamenti, lì ci sono, in Italia no».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video