Este, cercando il Principe lungo il suo Sentiero

L’eleganza della città, il verde, i fiumi e un percorso tra splendide ville e le tracce di grandi scrittori

ESTE (Padova). Dalla nobile Este al borgo di Calaone, passando per le ville abitate dai poeti. È il Sentiero del Principe, uno dei percorsi più antichi e suggestivi dei Colli Euganei. Nato per collegare la cittadina medievale di Este alle fortificazioni di Calaone e del monte Castello, oggi questo itinerario è diventato luogo di suggestioni architettoniche, letterarie e naturalistiche. La storia di questo sentiero si è infatti “impregnata” di cultura grazie alle fortune delle ville e dei palazzi che si incontrano lungo il percorso.



Lo stesso nome lo conferma: Sentiero del Principe richiama l’omonimo palazzo che si incontra a metà percorso, noto anche come Villa Contarini. Strutture architettoniche massicce ma eleganti, una chiara impronta cinquecentesca, tanto verde attorno e una storia che arriva fino al 1676: in questo palazzo Luigi Contarini ricevette la notizia della sua elezione a Doge della Serenissima. Il punto di partenza ideale è il Duomo di Este, dove è custodita un’importante pala di Giambattista Tiepolo (oggi in restauro).



L’accesso al Sentiero non si può sbagliare, visto che si trova accanto all’Arco del Falconetto, opera monumentale fatta costruire da Alvise Cornaro (1475-1566) e realizzata dall’archistar dell’epoca Giovanni Maria Falconetto. Un viottolo caratteristico leggermente in salita – via Cappuccini – tocca Villa Contarini, nota anche come Vigna Contarena, custode del cosiddetto Orto Segreto, giardino che ospitava statue e reperti archeologici e che può dirsi l’embrione dell’attuale Museo Nazionale Atestino.

Pochi passi e si raggiunge Villa Kunkler, ex convento di frati cappuccini che prende il nome dal barone Adolfo Kunkler, ma che in realtà è ben più nota come Villa Byron. In questo edificio, caratteristico per il “palasso de tola”, la scuderia in legno, hanno soggiornato mostri sacri della letteratura mondiale come George Gordon Byron e soprattutto i coniugi Percy Bysshe e Mary Shelley, la penna creatrice del mito di Frankenstein.

Festung, Castello Carrarese, Stadtpark
Festung, Castello Carrarese, Stadtpark


Giunti a Palazzo del Principe, villa privata di cui si è già accennato, la storia lascia spazio alla natura: ampie e suggestive vedute dei Colli Euganei meridionali e sguardi sui vigneti di Este e Baone anticipano l’arrivo a Calaone, frazioncina che si trova tra i monti Cero e Castello. La chiesa di Santa Giustina, il campanile ottocentesco, il centro abitato e la vicina Villa Pietrogrande sono gli elementi più suggestivi di questo tratto.

Arco Cornaro detto Del Falconetto, erbaut ca. 1525
Arco Cornaro detto Del Falconetto, erbaut ca. 1525

Scendendo verso Este continua il contatto con la natura euganea: maggiociondolo, albero di Giuda, biancospino, bagolaro, e ancora ligustro, prugnolo e sanguinella sono i compagni di questo tratto. Arrivati a Este la giornata è tutt’altro che finita: i giardini, il castello, il Museo, le chiese e i chiostri, ma anche i portici, i ponti sul Bisatto e i bar che si affacciano sulla nobile piazza sanno certamente riempire tempo e curiosità. 

 

L'ARTE

Este culla della pittura tra’600 e’700. Uno speciale percorso nella cittadina permette di incontrare capolavori dell’epoca, a partire dalle opere di Antonio Zanchi, nato nel 1631 a Este. E ancora, nella cittadina è possibile toccare con mano l’arte di Giulio Carpioni e Mattia Bortoloni, oltre ovviamente alla testimonianza di Giambattista Tiepolo. 

IL MUSEO

È la casa dei Veneti antichi. Il Museo Nazionale Atestino, in pieno centro, raccoglie reperti di indubbio valore, come la tomba di Nerka, nobildonna vissuta nel III secolo a.C., o come la Situla Benvenuti, contenitore in bronzo addirittura del VII secolo a.C. che con le sue decorazioni rappresenta un vero e proprio “poema figurato” dell’epoca.

LA STREET ART

Bordalo II è uno dei più affermati street artist del mondo. Portoghese, crea giganteschi animali utilizzando materiali di scarto: vecchi divani, biciclette,parti di auto, bottiglie e rifiuti di ogni genere. In via San Girolamo a Este campeggia una sua opera: “the Hedgehog”, il riccio, realizzata nel 2015, che ha rianimato l’ex stazione dei bus, oggi trasformata in parcheggio.

IL DOLCE

Non si può lasciare Este, soprattutto d’estate, senza aver assaggiato la tradizionale “pannaghiaccio”, doppio biscotto con all’interno panna ghiacciata arricchita da un filo di cioccolato. Dolce, questo, preparato con un rigoroso disciplinare nato in una gelateria del centro storico. Sono nate anche le varianti con fragola, torroncino e macedonia.

 

Il sentiero: il percorso compie un circuito di 6,5 chilometri, con un dislivello di appena 250 metri. È indicato come sentiero n. 27 del Parco Colli.

Le informazioni: nato recentemente, il portale estedavivere.it offre utili indicazioni per vivere storia, arte, natura ed enogastronomia di Este





 

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