I “pirati” del padovano Cappuzzo vincono il Premio Archimede

Jap ha superato 158 concorrenti Si è aggiudicato anche i riconoscimenti collaterali e ora verrà prodotto per gli scaffali di tutta Europa

VENEZIA

Il mondo dei giochi di società parla ancora una volta veneto, con una sottile cadenza padovana. Va al padovano Gian Andrea Cappuzzo (nella foto) l’edizione 2018 del Premio Archimede - una delle principali rassegne europee dedicate al gioco inedito - che è stato assegnato a Venezia.

Il suo gioco, Jap - Just another pirate game - ha convinto la giuria internazionale, che gli ha assegnato non solo il trofeo principale ma anche i premi collaterali, e Cappuzzo avrà l’onore di vedere il suo prodotto ben presto sugli scaffali di tutta Europa, dato che le principali case editrici del continente se lo stanno già contendendo.



Jap, un simpatico gioco di posizionamento tessere, compravendita e conflitti tra i partecipanti, ha ottenuto, oltre alla vittoria generale, a un anticipo sulle royalties per lo sfruttamento e - data la sede del premio - a un gonfalone simile a quello che vincono i trionfatori alla Regata Storica, anche il premio speciale Idg per ideatori senza alcun prodotto già pubblicato e quello Aig per la migliore meccanica di gioco.

«Avevo già provato a partecipare al concorso altre due volte», spiega il quarantaduenne padovano, che nella vita lavora nel mondo dei cavalli «ma il gioco che avevo presentato assieme a un mio amico architetto era molto bello esteticamente quanto impreciso dal punto di vista delle regole. Jap invece mi è sembrato migliore da subito, e per questo devo ringraziare soprattutto i miei due nipotini che sono stati i testatori perfetti». Nessun dubbio sul risultato finale, dunque, nemmeno per la giuria, formata dai responsabili delle principali case editrici europee del mondo del gioco, che hanno premiato Jap «per la capacità di unire in un solo gioco meccaniche diverse, dando originalità al tutto evitando le pause di gioco». Ora, per Jap si preparano gli scaffali ludici, magari seguendo le orme di quel Marco Polo che proprio partendo da Archimede 4 anni fa ha poi trionfato nelle principali manifestazioni mondiali di settore.

Sono stati 158 i giochi partecipanti al Premio Archimede 2018, la seconda edizione più grande di sempre, con giochi arrivati da una decina di paesi diversi, tra cui Giappone, Israele e Argentina. «Una crescita costante» commenta Dario De Toffoli della organizzatrice Studiogiochi «che fa ben sperare per il futuro ludico italiano». —

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