Katy Perry condannata La sua “Dark House” copia il brano di un rapper

LOS ANGELES. Una corte federale californiana ha stabilito che il brano “Dark Horse” di Katy Perry è un plagio di “Joyful Noise” del rapper cristiano Marcus Flame Gray. La popstar potrebbe dover affrontare sanzioni di diversi milioni di dollari e perdere futuri guadagni derivanti dalla canzone. Non è chiaro se la Perry ricorrerà in appello. La notizia ha turbato i fan di Katy Perry, cantante attivissima sui social (ha 107, 8 milioni di follower su Twitter) che in gran parte si sono schierati con lei. «La regina del pop non si merita queste accuse», «Le canzoni sono identiche, ma non è colpa sua, il suo produttore dovrebbe essere quello che paga».
Nel 2014 il rapper Marcus Flame Gray (insieme cristiano al paroliere Emmanuel Lambert, alias Da Truth, e i due collaboratori e rapper Lecrae Moore e Chike-Ojukwu) aveva accusato di plagio l’artista, sostenendo che «il messaggio religioso di Joyful Noise è stato irrimediabilmente rovinato dall’associazione alla stregoneria anti-cristiana, pagana, di magia nera e degli Illuminati evocata dalla sua canzone». La cantante si era dovuta presentare al tribunale federale di Los Angeles due settimane fa, ma aveva respinto tutte le accuse, sostenendo di non aver mai ascoltato la canzone in questione e di aver composto “Dark Horse” nella sua casa di Santa Barbara quando il produttore Dr. Luke le inviò la base musicale. Lo stesso Dr. Luke ha testimoniato, sostenendo che la struttura della base sia molto comune in diversi brani pop. I rapper, hanno sempre accusato la popstar di aver rovinato la loro reputazione nel mondo della musica cristiana e di aver rubato l’identità al loro brano, che dalla sua pubblicazione nel 2011 ha raccolto poco più di due milioni di visualizzazioni su YouTube. —
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