“Zoroastro”, film e note da Venezia a Montreal

VENEZIA. Dalla laguna veneta alle montagne canadesi, passando per la riviera romagnola: il lungo percorso di “Zoroastro - Io, Giacomo Casanova”, film-concerto prodotto dalla veneziana Kublai Film per la regia di Gianni Di Capua si prospetta lungo e appassionante, nonché già ricco di soddisfazioni per i tanti coinvolti nel progetto.
Il lungometraggio orchestrato, infatti, è già stato selezionato come concorrente per il prestigioso Festival internazionale del Film sull’arte di Montreal, quest’anno alla trentacinquesima edizione, proprio mentre si prepara ad approdare nelle sale cinematografiche di tutto il Veneto.
Il film è basato sulla tragedia lirica “Zoroastre” di Jean-Philippe Rameau, che proprio la celebre spia veneziana tradusse in versi in italiano, basandosi sui testi del libretto di Louis De Cahausac.
La pellicola, però, ha anche la particolarità di vivere di una doppia identità: è sia un film che un concerto orchestrale, e le sue due anime convivono proprio grazie al particolare soggetto, che si allarga oltre il testo di “Zoroastro”, andando a includere altri brani autografi di Casanova, scritti durante l’ultimo periodo della vita del seduttore, risalenti al suo periodo di esilio a Dux, in Cecoslovacchia, dove morirà nel 1798.
Proprio queste righe, ancora incredibilmente attuali, garantiscono alla produzione un taglio molto particolare, ma comunque non documentaristico.
Anche la scelta dell’attrice protagonista si muove nella direzione di un forte stacco rispetto alle aspettative del pubblico: la voce di Casanova, infatti, sarà quella di Galatea Ranzi, volto noto di cinema e televisione, già premio Ubu e premio Eleonora Duse. «Non volevamo che un eventuale interprete maschile fosse assimilato, anche involontariamente, a Casanova - spiegano gli autori - a contare è innanzitutto il testo e colui che lo interpreta, come per una partitura musicale».
La realizzazione della parte musicale è invece a cura del Progetto Theresia - The Art of Patronage (fondazione iCons) che ha curato la trascrizione musicale della prima versione (1749) di “Zoroastre” di Rameau a partire dal manoscritto originale.
L’esecuzione, una prima assoluta in tempi moderni, è affidata alla Theresia Youth Baroque Orchestra diretta da Claudio Astronio, con le voci soliste di Olivier Déjean, Andrés Montilla-Acurero e Martina Tardi, per la regia musicale di Mario Martinoli e l’azione coreografica di Carlotta Plebs.
Il film-concerto prodotto da Kublai Film e BLIQfilm non sarebbe poi stato possibile senza il sostegno del Comune di Rimini, che ha fornito le location per le riprese: «Noi di Kublai siamo veneziani, e amiamo raccontare in maniera particolare la nostra città, le sue storie e i suoi protagonisti, ma produrre cultura in laguna è difficile - spiega Lucio Scarpa, della casa di produzione - la nostra Regione non offre alcun tipo di contributo per la cinematografia, e la stessa amministrazione cittadina non sostiene in alcun modo queste opere: qui, dove ogni anno si rinnova la Mostra Internazionale del Cinema, si è forse più interessati a riprodurre che a produrre».
Il 10 marzo il film debutterà al cinema Rossini, di Venezia, ma prima ancora, oggi, sarà proiettato al Cinema Lux di Padova, mentre il giorno seguente sarà possibile scoprirlo dalle poltroncine del Ridotto del teatro Comunale di Vicenza.
Giacomo Costa
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