1200 a Hollywood contro il boicottaggio del cinema israeliano

(ANSA) - NEW YORK, 25 SET - Oltre 1200 nomi dell'industria dell'entertainment tra cui Liev Schreiber, Mayim Bialik e Debra Messing hanno firmato una nuova lettera aperta per denunciare l'appello al boicottaggio delle istituzioni cinematografiche israeliane a causa della guerra a Gaza. La lettera, diffusa oggi dalle organizzazioni non profit Creative Community for Peace e The Brigade, invita i quasi 4.000 firmatari dell'impegno al boicottaggio — tra cui Emma Stone, Olivia Colman Joaquin Phoenix — a riconsiderare la loro posizione. Altri personaggi che hanno dato il proprio sostegno alla nuova lettera aperta includono Gene Simmons, Sharon Osbourne, Greg Berlanti, Jerry O'Connell, Howie Mandel, Jennifer Jason Leigh, Lisa Edelstein, Erin Foster, Anthony Edwards, Rebecca De Mornay, Sherry Lansing e Haim Saban. Lo riporta Variety. "Conosciamo il potere del cinema. Conosciamo il potere della narrazione. Ecco perché non possiamo restare in silenzio quando una storia viene trasformata in un'arma, quando le menzogne si travestono da giustizia e quando gli artisti vengono indotti in errore ad amplificare propaganda antisemita", inizia la lettera. "L'impegno diffuso sotto l'insegna di Film Workers for Palestine non è un atto di coscienza. È un documento di disinformazione che promuove una censura arbitraria e la cancellazione dell'arte. Censurare proprio quelle voci che cercano di trovare un terreno comune ed esprimere la loro umanità è sbagliato, inefficace e rappresenta una forma di punizione collettiva". (ANSA).
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