Legambiente, i ghiacciai in Piemonte arretrano sempre di più

(ANSA) - TORINO, 02 SET - In Piemonte i ghiacciai arretrano sempre di più e con la loro fusione aumentano i crolli in quota, i collassi di morene e le colate di fango e detriti. È quanto sta accadendo nei bacini glaciali della Bessanese e della Ciamarella, nelle Alpi Graie, sotto scacco della crisi climatica, ma anche degli eventi meteorologici estremi sempre più intensi e frequenti anche in quota, a causa della risalita dello zero termico. Il doppio alert arriva dalla campagna Carovana dei ghiacciai, che per la sua ultima tappa è in Piemonte, e dall'Osservatorio Città Clima di Legambiente. In Piemonte, stando ai nuovi dati aggiornati dell'Osservatorio Città clima di Legambiente, da gennaio a fine agosto 2025 sono stati registrati 23 eventi meteo estremi, +27,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (quando erano 18). La provincia di Torino risulta la più colpita con dieci eventi meteo estremi, come ricordano le ferite ancora aperte nelle Valli di Lanzo. Proprio qui, a un anno dall'alluvione che lo scorso 4-5 settembre ha colpito vari comuni, tra cui Balme e in particolare il Pian della Mussa, ha fatto tappa Carovana dei ghiacciai, la campagna di Legambiente in collaborazione con Cipra Italia e la Fondazione glaciologica italiana. A livello regionale, sono in tutto 107 i ghiacciai presenti, di cui 68 nella provincia di Torino, e tutti in forte arretramento. Stando ai dati di Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) Piemonte, se nel 1959 la superficie dei ghiacciai piemontesi era di 56 chilometri quadrati, nel 2007 è scesa a 30, per arrivare nel 2024 a 22. "La tappa piemontese di Carovana dei ghiacciai - dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di Cipra Italia - ben sintetizza quanto ormai sta accadendo in alta quota a causa della crisi climatica e degli impatti degli eventi meteo estremi. Avviare un monitoraggio europeo è una delle richieste al centro del nostro Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai. In questa tappa abbiamo iniziato attraversando un torrente pieno di detriti frutto dell'alluvione dello scorso anno, poi un sentiero di nuda roccia, dove un tempo anche d'estate s'incontrava la neve, per arrivare al bacino glaciale del Bessanese dove Cnr-Irpi, Arpa Piemonte e Fondazione glaciologica italiana stanno portando avanti studi importanti. Un laboratorio straordinario che fa scuola in Italia". (ANSA).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova