Pappano e London Symphony Orchestra, grande apertura a Verona

(ANSA) - ROMA, 04 SET - Antonio Pappano e la 'sua' London Symphony Orchestra apriranno domenica 7 settembre al Teatro Filarmonico di Verona il 'Settembre dell'Accademia' con musiche di Šostakovič, Chopin e Beethoven. L' edizione numero 34 del Festival internazionale di Musica dell'Accademia Filarmonica scaligera proporrà nell'arco di un mese fino al 1 ottobre sette concerti con grandi orchestre e solisti della scena internazionale. Negli appuntamenti successivi saranno protagonisti l'Orchestra da Camera di Mantova con Alexander Lonquich nella doppia veste di direttore e solista; la The Constellation Choir & Orchestra costituita nell'agosto 2024 dal direttore John Eliot Gardiner, per la prima volta in Italia; la Dresdner Philharmonie, affiancata dallo pianista Boris Giltburg, sotto la bacchetta del direttore russo naturalizzato finlandese Dima Slobodeniouk; la Budapest Festival Orchestra diretta dal suo fondatore Iván Fischer, con il violino di Guy Braunstein e, infine, la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen diretta da Riccardo Minasi e, al pianoforte, la giovane star internazionale Beatrice Rana. Sir Antonio Pappano darà, dunque, l'avvio alla kermesse con la Sinfonia n. 9 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič in occasione del 50° anniversario della morte del compositore russo. Seguirà il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Chopin con solista il giovane pianista coerano Seon-Jin Cho, e in chiusura la celebre Quinta Sinfonia di Beethoven. Il maestro britannico d'origine italiana, con doppia cittadinanza - nato in Inghilterra da emigrati campani e formatosi negli Stati Uniti, nominato nel 2012 Cavaliere e baronetto dalla Regina Elisabetta e Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e oggi direttore emerito dell'orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia dopo averla guidata per 18 anni dal 2005 al 2023 - direttore musicale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, suggella quest'anno il suo rapporto ventennale con la London Symphony Orchestra. La più antica accademia musicale d'Europa istituita nel 1543 e oggi presieduta da Luigi Tuppini ha pensato per questa edizione un programma che attraversa i secoli, da Bach e Mozart fino a Šostakovič con un'attenzione particolare all'Ottocento, con Mendelssohn, Brahms, Chopin e soprattutto a Beethoven. Il gran finale il primo ottobre vedrà Beatrice Rana accanto alla Deutsche Kammerphilharmonie Bremen con l'Ouverture dal Franco Cacciatore di Carlo Maria von Weber, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Beethoven e la Sinfonia n. 4 di Brahms. Il Festival quest'anno cade nel cinquantenario della riapertura del Teatro Filarmonico di Verona, ricostruito per volontà degli accademici dopo i bombardamenti che nel febbraio del 1945, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, dilaniarono una volta ancora (la prima fu l'incendio del 1749) l'edificio settecentesco realizzato su progetto da Francesco Galli Bibiena. (ANSA).
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