Elezioni in Veneto, si vota il 23 e 24 novembre

Zaia ha firmato giovedì 18 settembre il decreto per l’indizione delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e del presidente: «Auspico una campagna elettorale di reale, civile e sereno confronto». Il candidato del centrosinistra Manildo: «Grazie a chi ha governato, ma è ora di cambiare»

Per le elezioni regionali in Veneto si vota il 23 e 24 novembre
Per le elezioni regionali in Veneto si vota il 23 e 24 novembre

Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato giovedì 18 settembre il decreto per l’indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale

Si andrà a votare domenica 23 novembre dalle 7 alle 23 e lunedì 24 novembre dalle 7 alle 15, nella stessa data di Campania e Puglia.

Elezioni regionali in Veneto, ecco Zaia che firma il decreto: si vota il 23 e 24 novembre

«Per coloro che intendono candidarsi alla carica di consigliere regionale o di presidente», ha aggiunto Zaia, «le giornate per presentare le candidature e, quindi, le liste sono il 24 ottobre e del 25 ottobre. Auguro a tutti coloro che si candideranno una buona campagna elettorale. Esprimo l’auspicio, inoltre, che sia una campagna di reale, civile e sereno confronto costruttivo, condotto nell’interesse di tutti noi veneti. Spero anche sentitamente che la squadra che sarà chiamata dall’elettorato a guidare questa Regione e ad affrontare i prossimi cinque anni di governo sia una squadra che possa portare ancora più in alto il nostro Veneto».

«Ringrazio tutti i cittadini», ha concluso il presidente, «invitandoli ad andare a votare».

Le parole di Manildo

«Finalmente i veneti conoscono la data delle elezioni regionali. Era ora. Ma soprattutto, ora si apre davvero una nuova fase: il momento in cui ciascuno può iniziare a pensare al futuro del Veneto e decidere quale direzione dare alla nostra regione nei prossimi anni». Lo afferma in una nota Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per il centrosinistra.

«Il Veneto», prosegue Manildo, «è cambiato profondamente anche solo negli ultimi cinque anni. Sono cambiati i problemi, sono emerse nuove fragilità ma anche nuove opportunità. Per affrontarle servono idee nuove, strumenti nuovi, soluzioni diverse. Chi ha governato prima va ringraziato: chi si occupa della cosa pubblica compie sempre un servizio. Ma oggi ciò che è stato pensato, realizzato o non realizzato venti o anche solo dieci anni fa, non basta più. Il mondo è cambiato. I veneti sono cambiati. E il Veneto ha bisogno di cambiare».

«Noi», aggiunge il candidato del centrosinistra, «non stiamo facendo una campagna contro qualcuno, anche perché al momento non abbiamo neppure un avversario. Stiamo costruendo, insieme a migliaia di persone incontrate in questi mesi, un progetto positivo, concreto, condiviso. Un progetto per creare futuro. È questo l'obiettivo che ci siamo dati. E finalmente ora possiamo andare a proporlo a tutti i veneti, a viso aperto, in un confronto democratico vero», conclude Manildo.

Il nostro podcast

 

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Le puntate sono disponibili ogni martedì mattina, sulle principali piattaforme digitali. Politologi, candidati, rappresentanti delle categorie produttive, studenti e altri ospiti, in dialogo con i nostri giornalisti, per raccontare l’attualità della campagna elettorale e approfondire i temi chiave.

Ecco le puntate finora uscite.






Le reazioni

«È un passaggio fondamentale di democrazia»: è quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni, Joe Formaggio. «Sarà il popolo a scegliere da chi farsi rappresentare e quale futuro dare alla nostra terra. Il voto arriva in un momento decisivo per il Veneto: abbiamo davanti sfide cruciali, dalla sanità alla sicurezza, dal lavoro alle infrastrutture e serve un governo regionale saldo, capace di rispondere ai problemi reali dei cittadini, senza tentennamenti né ideologie. Fratelli d’Italia sarà in campo con la determinazione di sempre».

«Finalmente. Dopo mesi di attesa e rinvii, il presidente Zaia ha fissato la data delle elezioni regionali. Meglio tardi che mai. Ma resta il fatto che sarebbe stato giusto e doveroso - per i cittadini, per le imprese - non rimanere nell'incertezza così a lungo. Tanto più in una fase storica così delicata, in cui il Veneto è chiamato a scegliere tra immobilismo e visione di futuro».
Lo dichiara Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito Democratico del Veneto, commentando l’annuncio ufficiale della data delle elezioni regionali.

«Dopo trent’anni di governo ininterrotto del centrodestra, e dopo quindici anni di presidenza Zaia – prosegue Martella – i veneti meritano un confronto vero, aperto, leale tra idee e proposte». 

«Noi, intanto, siamo pronti. Da oltre due mesi abbiamo indicato Giovanni Manildo come nostro candidato presidente. Alla guida della coalizione più ampia costruita in Veneto da molti anni: un’alleanza plurale, coesa, determinata a costruire un Veneto più giusto, più moderno, più sostenibile», prosegue Martella, «Dopo anni di trionfalismi e propaganda, vogliamo rimettere al centro le vere priorità: sanità, lavoro, giovani, casa, ambiente, mobilità. I veneti meritano di più».

«Apprendiamo da un video social che Zaia avrebbe firmato il decreto di indizione delle elezioni regionali in Veneto. In attesa di vederne la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale, esprimiamo soddisfazione: finalmente sappiamo quando si vota. E quando si chiude l'era Zaia». Lo afferma in una nota la capogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale veneto, Vanessa Camani.

«Peccato - aggiunge Camani - che anche l'ultima puntata di questa storia sia triste. Invece di scegliere con coraggio la data migliore per il Veneto, e cioè la prima possibile, ha scelto l'ultima possibile, quella migliore per se stesso. E lo ha annunciato solo dopo che lo avevano fatto già tutti gli altri. Non una decisione, insomma, ma una resa».

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