Safilo non rinnova i contratti di solidarietà, 100 esodi volontari

L’azienda annuncia di riprendere la produzione a pieno regime a Longarone e Santa Maria di Sala: «Siamo riusciti a evitare mille esuberi»
LA SEDE DEL GRUPPO SAFILO A PADOVA ....
LA SEDE DEL GRUPPO SAFILO A PADOVA ....

PADOVA. Il Gruppo Safilo annuncia che non rinnoverà i contratti di solidarietà negli stabilimenti di Longarone (Belluno) e Santa Maria di Sala (Venezia), e di aver siglato circa 100 accordi di esodo volontario. Il Gruppo sottolinea oggi la volontà di preservare e rafforzare il valore storico, l'expertise, la qualità manifatturiera nella produzione di occhiali dei propri stabilimenti italiani, come parte di una strategia di lungo termine, focalizzata sul prodotto. Questa strada sta dando i primi risultati di un incremento della produzione negli stabilimenti italiani.

«È stato compiuto un passo importante per il futuro - ha osservato Luisa Delgado, ad del Gruppo - Andremo verso un impiego a pieno regime dei nostri stabilimenti di Longarone e Santa Maria di Sala grazie ad una soluzione socialmente sostenibile identificata lavorando costruttivamente con i nostri lavoratori e le rappresentanze sindacali. Nello stesso tempo ciò ci consentirà maggiore efficienza e il rafforzamento della formazione e della riqualificazione delle nostre persone». «In questo modo - ha concluso Delgado - siamo stati in grado di evitare i 1000 potenziali esuberi negli stabilimenti italiani che erano stati annunciati due anni fa con la perdita della licenza Armani, e a cui hanno fatto seguito i contratti di solidarietà di prossima scadenza al 31 agosto»

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