Viaggia il Veneto, il progetto vince il Festival della Letteratura di Viaggio 2020

Il Festival della letteratura di viaggio “Sì, viaggiare” ha attribuito all’iniziativa editoriale “Viaggia il Veneto” il primo Premio Festival della Letteratura di Viaggio 2020. Così recita la motivazione ufficiale: “Per avere saputo rappresentare e promuovere, in un grave momento di emergenza sanitaria, la realtà culturale, turistica ed ambientale del Veneto”.
Il premio è stato attribuito al direttore Paolo Possamai e ad Anna Sandri, Caposervizio responsabile del settore Cultura delle nostre testate. E', questa la testimonianza più eclatante dell’apprezzamento riscosso da un’iniziativa molto letta ed apprezzata. Ma, soprattutto, capita nel suo invito a non sentirci limitati dalle imposizioni di un’estate di incertezze - logistiche, ma anche sociali ed economiche – ma protagonisti di una regione straordinaria.
Una regione che abbiamo percorso in 62 tappe quotidiane, partendo ad agosto dalle suggestioni della navigazione nella Laguna di Venezia meno conosciuta e arrivando in ottobre all’intramontabile meraviglia del Teatro Olimpico di Vicenza. Tracciando itinerari insoliti nelle mete più conosciute e narrando significati e incanti di parchi e di borghi, di palazzi e di giardini, di spiagge selvagge e di sentieri nascosti.
Sospesi tra la moderna austerità di abbazie medievali e le architetture d’avanguardia delle ville palladiane; tra le rocce scavate dai fiumi e quelle modellate dall’uomo. Tra storie singolari di straordinari artisti e di implacabili visionari; tra angoli impregnati di storia e panorami di sconcertante intensità. Tra il mare e la città, tra il lago e la montagna.
Tra la possibilità di ascoltare echi di vicende antiche ad ogni passo e quella di intravedere un futuro possibile proprio attraverso esse. “Viaggia il Veneto” è stato un lungo viaggio, sì.
Nel quale l’inusuale impiego transitivo del verbo viaggiare è stato guida e punto fermo per raccontare il Veneto: una scelta linguistica che è diventata stilistica per attraversare la nostra regione in modo più espressivo, più incisivo. Per sottolineare che non sono gli spostamenti o i mezzi di trasporto a “fare il viaggio” ma i nostri occhi, la nostra capacità di viverlo.
E così, in un’estate che ci auguriamo irripetibile, abbiamo proposto di “viaggiare il Veneto” in modo meno frettoloso e più attento del solito a quanto ci circonda: spinti dagli eventi che ci hanno costretto a riconsiderare il viaggio e la vacanza abbiamo cercato di invitare i lettori a conoscere o a riscoprire, ma anche a riconoscere o, più semplicemente, a guardare la bellezza in cui viviamo.
Non eravamo nuovi a questo tipo di racconto: per sette anni l’inserto settimanale “Week End” ha raccontato manifestazioni e itinerari, piccoli musei e altri gioielli più o meno nascosti “di casa nostra”.
“Viaggia il Veneto” è stato, per chi lo ha realizzato e per i moltissimi lettori che lo hanno apprezzato, ritornare a stupirsi delle bellezze di una regione ricchissima e variegatissima di paesaggi naturali ed umani dopo la lunga pausa dovuta al lockdown. Ben sapendo che viviamo circondati da meraviglie a km 0 o poco più, testimoni di bellezze e ricchezze che «nessun Covid ci può togliere», come afferma Anna Sandri, in questa intervista di Daniela Tagliafico registrata nell’ambito delle tre giornate di Sì Viaggiare.
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Hanno contribuito al progetto: Marina Grasso, Valentina Calzavara, Nicola Cesaro, Francesco Jori, Andrea De Polo, Paolo Malaguti, Fabrizio Magani, Guido Beltramin. Coordinamento: Paolo Cagnan
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