Zaia sull’autonomia: «Niente diseguaglianze tra Nord e Sud e istituzioni più vicine ai cittadini»
Il presidente della Regione in conferenza stampa a Roma dopo l’approvazione del ddl: «Scelta di modernità, non è la secessione dei ricchi. Ma chi la gestisce male non dovrà averla più»
Con l'approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata è stata scritta «una grande pagina di storia, è una scelta di modernità del Paese. E’ una grande opportunità da Nord a Sud, ancor di più per le regioni che vivono le diseguaglianze: il loro margine di crescita è premiato da efficienza e autonomia. Non è la secessione dei ricchi, dispiace che certe figure istituzionali continuino a dire così». Queste le parole del presidente della Regione Veneto Luca Zaia in conferenza stampa a Roma, nella sede della Regione, nella mattinata di mercoledì 19 giugno, a poche ore dal via libera della Camera all’autonomia differenziata.
Dopo i ringraziamenti al ministro Roberto Calderoli, alla premier Giorgia Meloni ed al vicepremier Matteo Salvini, Zaia ha ricordato da dove arriva il ddl approvato mercoledì 19 giugno. «L'autonomia è figlia del referendum che il Veneto ha cercato di fare tre volte. L’ultima delle quali, andata in porto, il 22 ottobre 2017, quando 2,3 milioni di veneti sono andati a votare. Non solo i leghisti, che non sono 2,3 milioni: è stato un voto trasversale, a prescindere dai loro partiti».
Quindi il monito di Zaia: «L’autonomia è una grande sfida, chi la gestisce male non deve averla più. Quindi sarà necessario subire dei tagliandi periodici».
«Oggi dobbiamo fare un processo al centralismo, causa di questo Paese a due velocità. Ci sono addetti ai lavori che attaccano l’autonomia con la premessa del Paese a due velocità. Va recuperato lo spirito dei padri costituenti e parlare con i cittadini, soprattutto con quelli distanti da quelle dinamiche, per informarli rispetto al vero progetto dell’autonomia che non è quello delle leggende metropolitane».
Quali i prossimi passi? «Ora la legge deve essere promulgata dal Capo dello Stato, poi si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nei 15 giorni successivi. Poi si potranno attivare i tavoli delle trattative tra Regioni e Stato», ha concluso Zaia, «Ogni Regione concorderà il proprio abito su misura con lo Stato. Nel frattempo in Veneto convocheremo la consulta per l’autonomia regionale per comunicare a fare il punto nave sulle vecchie trattative e su quello che sarà».
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