Capodanno, il panico degli animali: sei regole per proteggerli dai botti

Mentre festeggiamo, milioni di amici a quattro zampe vivono un’emergenza sensoriale che può avere conseguenze letali

Silvia Bergamin
Botti di Capodanno, sei regole per salvare gli animali
Botti di Capodanno, sei regole per salvare gli animali

Capodanno è la notte della paura per gli amici a quattro zampe, una serata da incubo. Mentre noi ci prepariamo con brindisi, musica e fuochi d’artificio, milioni di animali domestici e selvatici vivono una vera emergenza sensoriale: esplosioni improvvise, lampi accecanti e fumi tossici trasformano la notte del 31 dicembre in un momento di panico totale.

Per un cane o un gatto, i botti non sono solo rumorosi: sono aggressioni fisiche dirette al sistema nervoso centrale.

L'impatto sensoriale dei botti

I cani percepiscono suoni fino a 40 mila Hertz, i gatti fino a 60 mila Hertz, contro i 20 mila Hertz dell’uomo, e questa ipersensibilità li espone a dolori reali, battito accelerato, adrenalina alle stelle e fughe disperate. Ogni anno assistiamo a cani che sfondano recinzioni, gatti che saltano dai balconi, animali che si smarriscono nel caos e, purtroppo, molti non fanno ritorno.

La fauna selvatica affronta uno scenario ancora più drammatico: uccelli, scoiattoli, ricci e altri piccoli mammiferi abbandonano rifugi sicuri e si lanciano in voli ciechi nel buio, spesso pagando con la vita la fuga dal terrore.

Gli uccelli diurni, colpiti dalle luci e dal rumore improvviso, si schiantano contro vetri, cavi dell’alta tensione o automobili; chi sopravvive rischia ipotermia e fame per lo sforzo energetico improvviso in pieno inverno, quando le riserve di grasso sono scarse. Anche scoiattoli e ricci, svegliati dal torpore invernale, si espongono a temperature rigide per le quali non sono ancora pronti, con conseguenze spesso letali. A tutto ciò si aggiunge l’inquinamento chimico: fuochi d’artificio rilasciano polveri sottili e metalli come stronzio, bario, rame e alluminio, che si depositano su terra e acqua, entrando nella catena alimentare e peggiorando la salute degli animali già traumatizzati dal rumore. Alcune amministrazioni vietano i botti, ma la strada per celebrazioni veramente sicure è ancora lunga.

Regole pratiche per proteggere

Proteggere i nostri animali richiede empatia, responsabilità e preparazione concreta, non solo buoni propositi. Ecco sei regole pratiche per ridurre il trauma della notte di Capodanno: primo, mai lasciarli all’aperto o incustoditi: anche il cane più tranquillo o il gatto abituato a uscire possono fuggire; porte, finestre e cancelli devono essere ben chiusi, e conviene controllare anche eventuali finestre secondarie o balconi accessibili.

Secondo, create un “bunker” domestico: una stanza interna, tapparelle abbassate, luci soffuse, cuccia, coperte e giochi familiari lontano dai rumori e dalle finestre; se possibile, predisponete più zone sicure in casa dove l’animale possa scegliere.

Terzo, rumore bianco o musica rilassante aiutano a mascherare i botti: televisione, radio o playlist specifiche per animali sono ottime strategie per distogliere l’attenzione e ridurre il panico; alcuni proprietari usano anche ventilatori o diffusori di suoni ambientali per creare un sottofondo costante.

Quarto, comportamento del proprietario: calma e normalità si trasmettono, non forzate l’animale a uscire dal nascondiglio, parlate con voce pacata, offrite vicinanza rassicurante senza enfatizzare la paura e dedicate tempo a interazioni tranquille prima che inizino i fuochi.

Quinto, identificazione: microchip aggiornato e medaglietta con contatto telefonico sono essenziali se l’animale scappa, perché ogni minuto conta nel ritrovarlo; scattate anche foto recenti e tenete a portata di mano contatti di veterinari e associazioni locali. Sesto, nei casi estremi consultate il veterinario: fobie gravi, problemi cardiaci o animali anziani possono richiedere integratori, feromoni calmanti o farmaci specifici; mai usare tranquillanti umani fai-da-te, che possono essere pericolosi. Capodanno non deve significare terrore: preparare i nostri amici pelosi e rispettarli significa garantire sicurezza, ridurre stress e prevenire incidenti. —

 

In collaborazione con l’Ordine dei medici veterinari di Padova

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