Trasportino, guinzaglio e documenti, ecco come viaggiare con cani e gatti

Regole diverse a seconda del mezzo utilizzato. La prima norma però è il buon senso, per tutelare la sicurezza di tutti

Simonetta Zanetti
Le regole per portare in giro i propri amici a quattro zampe
Le regole per portare in giro i propri amici a quattro zampe

Muoversi con cani e gatti oggi è sempre più comune, ma non per questo semplice. Le norme esistono e variano a seconda del mezzo utilizzato. Conoscerle non è solo una tutela per l’animale, ma un obbligo per il proprietario e una garanzia di sicurezza per tutti. Ecco come orientarsi tra auto, treno, aereo e trasporti pubblici in ambito locale.

Auto: regole anche qui

L’auto resta la scelta principale per chi viaggia con un pet, ma il Codice della Strada (art. 169) è chiaro: l’animale non deve costituire pericolo o intralcio alla guida. Chi trasporta un solo animale può tenerlo nell’abitacolo, purché assicurato correttamente.

Le opzioni ammesse sono tre: il trasportino, ideale per gatti e cani di piccola o media taglia, deve essere stabile e fissato con cinture o collocato nel bagagliaio se adeguato. In alternativa si possono usare cinture di sicurezza per cani, da agganciare a una pettorina omologata.

Per chi trasporta più animali o cani grandi, è obbligatoria una rete divisoria o un separatore fisso; se installato in modo permanente, va autorizzato dalla Motorizzazione.

Oltre alla norma, resta il buon senso: pause regolari per acqua e movimento, niente pasti subito prima della partenza e mai lasciare l’animale in auto da solo, nemmeno per poco tempo.

Treno: occhio a taglia e biglietto

La ferrovia è un’opzione sempre più scelta, ma non vige un’unica regola. Trenitalia e Italo distinguono in base alla taglia dell’animale. Cani, gatti e piccoli pet possono viaggiare gratuitamente se custoditi in un trasportino di dimensioni standard e senza occupare sedili. Un solo trasportino per passeggero è consentito.

I cani di media e grande taglia, invece, possono salire solo su determinate categorie di treni, con biglietto ridotto (generalmente il 50% della tariffa). Devono essere sempre al guinzaglio e con museruola disponibile, da indossare su richiesta del personale. Il proprietario è tenuto a garantire che l’animale non arrechi disturbo agli altri viaggiatori.

Aereo: dove il trasporto più rigido

Volare con un animale richiede programmazione e rispetto di normative spesso più severe di altri mezzi. Le compagnie si rifanno alle linee guida Iata e applicano regole proprie.

In cabina sono ammessi solo animali molto piccoli, fino a 8-10 kg trasportino incluso. Alcuni vettori sperimentano limiti più alti, ma sempre con l’animale chiuso nel kennel posizionato sotto il sedile.

I cani più grandi possono viaggiare solo in stiva pressurizzata e climatizzata, dentro un trasportino rigido omologato. È sconsigliata la sedazione e, per motivi di sicurezza, molte compagnie rifiutano razze brachicefale. Chi vola verso l’estero deve inoltre verificare le norme sanitarie del Paese di arrivo.

Bus e tram: regole e buon senso

Nei trasporti urbani ed extraurbani le disposizioni variano da città a città. In genere, gli animali di piccola taglia sono ammessi gratuitamente se in trasportino. I cani di media o grande dimensione possono salire con guinzaglio e museruola, ma spesso solo fuori dagli orari di punta e con titolo di viaggio dedicato.

L’unica eccezione universale riguarda i cani guida per persone con disabilità, sempre ammessi e senza costi.

Le aziende di trasporto locale possono imporre limiti di accesso in base all’affollamento e hanno il diritto di allontanare l’animale se ritenuto pericoloso o fonte di disturbo.

Confrontare in anticipo il regolamento della compagnia evita spiacevoli imprevisti: «Spetta al passeggero la sorveglianza del cane che porta con sé ed è il solo responsabile di tutti i danni eventualmente arrecati dal cane stesso», dice il regolamento di BusItalia.

Documenti, salute e responsabilità

Passaporto, microchip e vaccinazioni aggiornate sono indispensabili per i viaggi all’estero e spesso richiesti anche su tratte nazionali. Il libretto sanitario è sempre bene averlo con sé, così come eventuali certificati specifici. La vaccinazione antirabbica, in particolare, è obbligatoria per l’ingresso in altri Paesi.

La sicurezza dell’animale non è un optional: informarsi prima di partire è un dovere. Che si tratti di un gatto in trasportino o di un cane di grossa taglia, la regola è una sola: viaggiare insieme sì, ma nel rispetto di tutti. —

 

In collaborazione con l’ordine  dei medici veterinari di Padova

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