“Boby el can”: la canzone dei Sinqueschei che fa riflettere sull’abbandono dei cani

Il gruppo padovano Sinqueschei lancia Boby el can, una ballad ironica e commovente che racconta l’amore tra un uomo e il suo cane adottato al Rifugio di Rubano

Daniela Gregnanin
“Boby el can”: la canzone dei Sinqueschei che fa sorridere e riflettere sull’abbandono dei cani
“Boby el can”: la canzone dei Sinqueschei che fa sorridere e riflettere sull’abbandono dei cani

Boby el can”, è il nuovo singolo del gruppo padovano Sinqueschei, che da qualche giorno imperversa sui social e racconta la “storia d’amore”, tra un uomo e il suo cane. In chiave ironica, come solo la band rock che si autodefinisce «mondiae» sa fare, la canzone descrive la relazione tra un ragazzo e il cane appena adottato al Rifugio di Rubano. Tra pipì a volte fuori posto, cacche sull’erba e coccole, la ballad romantica e sarcastica, narra una “normale” giornata dal punto di vista del 4 zampe.

«Non avevamo pensato all’inizio di dedicarla al Rifugio di Rubano, la canzone è nata prima, poi abbiamo conosciuto la realtà e deciso di donare il motivo per stimolare le persone a diventare volontari e a raccogliere fondi: l’abbandono dei cani è ancora una grossa piaga» spiega Andrea Barollo in arte Barox 31 anni, che con il collega e coetaneo Paolo Baldon, ha dato vita a un video divertente che nonostante la spiccata ironia, fa riflettere sulla vita di un cane abbandonato.

«Il singolo è in dialetto ed è l’opera prima dell’uscita del nuovo album tra qualche mese. Penso che tutti dovremmo almeno una volta visitare un canile, per capire quanti animali soffrono, non per il luogo dove si trovano – il canile di Rubano è una realtà eccezionale – ma per essere stati rifiutati dal padrone e aver perso chi aveva promesso di prendersene cura» sottolinea. Nel video si vede Barox, recarsi al rifugio e scegliere la propria “anima gemella”; inizia un’avventura in cui, nonostante marachelle e imprevisti, il cane umanizzato e il nuovo padrone diventano compagni e complici giorno dopo giorno. «Speriamo di sensibilizzare le persone e di farle sorridere. Guardate il nostro video per divertirvi e se potete donate più di “sinqueschei”» sollecita Barox. —

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova