«Queste qualifiche mi piacciono, ma...»

Novità nel regolamento in continua evoluzione, scuderie vogliose di conferme e riscatto pronte a duellare e la solita magia del Circus della Formula 1. Con questi ingredienti si prepara a scattare il Mondiale 2016, che verrà raccontato ancora da Carlo Vanzini, voce ufficiale delle quattro ruote per Sky Sport.
Mancano meno di due settimane al Gp d’Australia e le nuove regole per le qualifiche hanno creato un certo scompiglio. In che condizioni si arriva a Melbourne?
«Il nuovo format delle qualifiche, che somiglieranno a un mini Gran premio, non mi dispiace. Ma sono convinto che soluzioni di questo tipo debbano essere studiate, testate e digerite con più tempo. C’è già stata una piccola rivoluzione nel regolamento, quella che riguarda le gomme, credo che le qualifiche fossero l’ultima cosa da andare a toccare».
Fanno bene alla Formula 1 tutti questi stravolgimenti?
«Le novità vanno bene, e come appeal le nuove qualifiche avranno un peso positivo, dato che somiglieranno a una gara a eliminazione. Sono scettico solo sulle tempistiche, non andavano inserite così a ridosso del via della stagione. Ci sarebbe stato da coinvolgere anche chi lo spettacolo lo trasmette, per capire se il nuovo format fosse o meno coinvolgente dal punto di vista televisivo».
Tutte queste novità obbligano anche voi telecronisti a tenervi sempre aggiornati.
«Il rischio è quello di passare il weekend in Australia a spiegare le nuove regole. Noi vorremmo parlare solo dello spettacolo in pista, ma in qualifica rischieremo di perderci il bello per far capire il nuovo format. Il nostro compito sarà quello di essere chiari e comprensibili, preparandoci a raccontare più volte le stesse cose perchè il pubblico cambia sempre e sono convinto che l’80% guarderà la prima gara senza aver compreso appieno tutte le modifiche. Ci dobbiamo preparare ad avere un ruolo di divulgatori».
Per la Ferrari può essere l’anno buono per il Mondiale?
«Credo che potremmo essere di fronte finalmente a una stagione di battaglia tra due team diversi, ciò che è mancato l’anno scorso. Quando cambiano le regole colma il gap chi lavora meglio. La Ferrari nel suo nuovo progetto è molto estrema, ha attuato una rivoluzione, mentre la Mercedes ha evoluto un’eccellente base di partenza. La casa tedesca sa cos’ha tra le mani, parte con molte certezze, a Maranello invece è scattata una scommessa e gara dopo gara vedremo che frutti potrà dare. La Mercedes è favorita, ma la Ferrari ha più margini di miglioramento».
Chi sarà la terza forza del Mondiale?
«Ho visto molto bene la Williams nei primi test. Nel team hanno un’ottima vettura e hanno lavorato molto sul retrotreno. Massa ha ottenuto un tempo straordinario senza usare gomme morbide, credo pecchino in costanza, ma vedo loro subito dietro Mercedes e Ferrari. Per la Renault servirà ancora tempo invece, lo dimostra anche la rinuncia a Maldonado in favore di due piloti giovani. Faticheranno, ma è un bene che una casa come la Renault sia tornata nel Circus».
Chi sarà invece la sorpresa?
«Punto sulla Haas. Torna un team americano, un bene per il movimento, che con un budget limitato ha assemblato una vettura facendo la spesa qua e là, con motore e cambio Ferrari e telaio Dallara. Credo possano essere da esempio per altri team che entreranno in futuro e da questa soluzione penso passi il ritorno di Alfa Romeo in Formula 1».
Parliamo di piloti. Chi vincerà quest’anno?
«Hamilton è un animale sempre affamato, difficile da battere. Scenderà in pista per cercare il terzo Mondiale di fila. Rosberg è asciutto fisicamente e molto concentrato, mentre Vettel è garanzia di forza e costanza. Raikkonen deve vincere se non vuole chiudere la sua esperienza in Formula 1. Se si liberasse un sedile Ferrari molti correranno in ottica 2017, come Ricciardo o Bottas. Alonso e Button? Faticheranno ancora».
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