A Sepang 12 mesi dopo uniti nel ricordo di Sic

Sepang, il Gran premio motociclistico della memoria. Una gara, quella in Malesia, da dedicare al ricordo di Marco Simoncelli, scomparso su questa pista un anno fa, mentre percorreva il secondo giro della sua ultima corsa. Su questo circuito tutti - piloti, meccanici, giornalisti - non possono fare a meno di sentire più forte che mai l’assenza del “Sic”. E tutti, in una muta processione partita dai box, si sono recati alla curva 11, dove avvenne la scivolata fatale, per apporre una targa. «È molto strano che non sia con noi», ha detto Valentino Rossi, «ma è stato bello vedere tutti lì. È stato un momento molto profondo ed emotivo. È passato già un anno da quel giorno, ma in queste cose è molto difficile capire ed accettare. È sempre come se fosse accaduto ieri. È brutto che non ci sia più, soprattutto per la sua famiglia, i suoi amici che potevano goderselo e che lo potevano incontrare tutti i giorni a Coriano. Marco manca a tutti, tantissimo». È stato Fausto Gresini in persona (il team manager della squadra per la quale Marco correva in sella alla Honda), armato di chiavi e bulloni, a fissare alla base del piedistallo che è stato piantato proprio dietro al guardrail della curva 11 la targa che ricorda lo sfortunato pilota italiano. Le firme di tutto il team sono lì, accanto al 58 (nella foto), il numero-simbolo che Simoncelli portava sulla sua moto. Così sarà ricordato per sempre a Sepang.Venendo alla gara, la MotoGp vivrà ancora del duello tutto spagnolo tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, con quest’ultimo che ha vinto quattro delle ultime cinque gare disputate. Lorenzo dovrà risparmiare al massimo la meccanica della sua Yamaha per non incappare in una rottura, il che significherebbe - quasi certamente - dire addio ai sogni di gloria. «Potrei anche vincere il campionato in questa gara», si è augurato Lorenzo, «ma è difficile che questo accada. Devo solo cercare di arrivare concentrato a domenica».
Oggi le prove libere.
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