Accademia di rugby femminile a Stanghella la prima in Italia

L’ambizioso progetto del presidente Manilo Sarto: «Sarà un vero college dove le ragazze potranno studiare e allenarsi con tecnici qualificati e consulenti esteri»



La prima accademia del rugby femminile in Italia nascerà in provincia di Padova. Precisamente a Stanghella, piccolo centro della Bassa dove dal 1995 la palla ovale si è radicata grazie all’impegno costante di appassionati e volontari che da sempre hanno rivolto il loro impegno ai bambini. Rugby Stanghella è sempre stato sinonimo di minirugby ma negli ultimi anni il club ha ampliato la sua offerta aprendo le categorie junior per le ragazze (Under 16 e Under 18) e una squadra Seniores femminile ribattezzata Le Aspidi, tutte impegnate nelle varie categorie della Coppa Italia che si gioca con le regole del Seven. Ora si cerca il salto di qualità.

Con il progetto Rugby Women’s Academy la società si ristrutturerà ispirandosi ai college di tradizione anglosassone, dove studio e pratica sportiva vanno avanti di pari passo, puntando a richiamare giovani promesse da tutta Italia, che soggiorneranno in una struttura presidiata, messa a disposizione dalla società, continuando il proprio percorso scolastico o accademico presso gli istituti e le Università del territorio.

Parallelamente si svolgerà il percorso sportivo, con allenamenti quotidiani in palestra e sul campo, seguiti da tecnici Fir e consulenti dall’estero. «Il progetto è ambizioso», sottolinea Manilo Sarto, presidente dell’Ssd Rugby Stanghella, «ma grazie all’arrivo nel nostro club di tecnici qualificati, sponsor, ex giocatori e giocatrici che ci stanno supportando, il tutto sta prendendo forma. Vogliamo che la Rugby Women’s Academy di Stanghella rappresenti un punto di riferimento: un vero e proprio College, in cui le ragazze possono allenarsi, crescere e soprattutto sviluppare il proprio potenziale sportivo, senza pregiudizi. Vogliamo mettere a disposizione delle ragazze appassionate di questo sport tutte le opportunità che anche i ragazzi hanno: il rugby oggi non è solo una cosa da uomini».

Un concetto che in provincia di Padova ha fatto breccia da anni, portato avanti prima in forma pioneristica dalle Perle Nere (al Petrarca e poi a Rubano), negli anni ’90 e primi 2000, poi ereditato ed elevato a motivo di vanto cittadino e nazionale dal Valsugana Padova, vincitore di tre scudetti consecutivi dal 2015 al 2017, e ora ripreso nuovamente al Petrarca dov’è stata aperta una Under 14 femminile.

Stanghella, geograficamente e per tradizione ovale vicina Rovigo, si appresta così a diventare un nuovo polo d’eccellenza in una delle provincie a più alto tasso ovale. «La Rugby Women’s Academy di Stanghella sarà seguita da tecnici qualificati Fir; il club si avvarrà anche di tecnici Irb (World Rugby), provenienti da Francia, Galles, Scozia, Irlanda, che diverranno veri e propri tutor all’interno del progetto», spiega Sarto, «il programma prevede inoltre, per quest’estate, un campus dedicato al rugby femminile, seguito da tecnici di rilievo nonché presenze importanti della palla ovale italiana e straniera».

Infine, l’approdo al mondo del lavoro, altro ambizioso obiettivo. «Attraverso l’Accademia le atlete avranno opportunità lavorative in Italia e all’estero, nel settore sportivo», conclude Sarto, «per consentire loro di continuare a seguire la loro più grande passione anche al termine del percorso scolare e accademico». —



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