Alberto e Giuditta quando l’amore scoppia sotto rete

CITTADELLA. Avete presente il cartone animato Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo? Beh a Cittadella c’è una coppia che li ricorda da vicino. Al posto di Shiro c’è Alberto Monetti, allenatore...

CITTADELLA. Avete presente il cartone animato Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo? Beh a Cittadella c’è una coppia che li ricorda da vicino. Al posto di Shiro c’è Alberto Monetti, allenatore dell’Fc Volley, squadra che in questa stagione ha raggiunto i playoff di serie C. Nella parte di Mila c’è la schiacciatrice Giuditta Comis, con i suoi 35 anni veterana del team. Sono la strana coppia della pallavolo padovana, negli ultimi mesi a stretto contatto anche in campo. Da quando, cioè, Monetti ha raggiunto la sua bella, diventando il suo allenatore all’inizio di questa stagione. «Sto con Giuditta da dieci anni e la pallavolo è una passione condivisa. A casa non parliamo mai né dell’Fc, né delle altre squadre che affrontiamo. E se parliamo di pallavolo finiamo con il litigare, perché abbiamo entrambi un carattere molto forte e perché lei ragiona da giocatrice e io da allenatore» ammette lui. «Nonostante tutto, però, Giuditta mi aiuta molto analizzando i video delle squadre avversarie: un apporto concreto, ma non credo che ci possa essere un futuro da tecnici nella stessa squadra». Di matrimonio, per ora, non si parla.

«Un po’ perché conviviamo, e, di fatto, è come se fossimo già sposati. Un po’ perché una bella cerimonia è abbastanza impegnativa dal punto di vista economico» racconta Giuditta. «Che sia il mio coach potrebbe costituire un problema più per lui che per me. Per quanto mi riguarda, dopo tanti campionati giocati fra provincia, regione e B/2, non ho più segreti da scoprire, ma se viene a mancare la voglia di sudare per un obiettivo, la voglia di divertirsi, di ridere quando è il momento di farlo, allora sei un'ex giocatrice. Per me non è ancora così, anzi». Per Monetti, numerose panchine fra Pianiga, Villafranca, Albignasego, Ponte di Brenta, Stra e Villanova, dove tuttora allena anche una Prima divisione: «Ho provato per qualche stagione a convertirmi tecnico di pallavolo maschile ma ho dovuto tornare sui miei passi» spiega Alberto. «Preferisco il volley femminile, mi piace lavorare sulla tecnica e in questo settore i progressi sono più visibili». E in più, puoi avere sempre la ragazza a tiro… (d.z.)

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