Basso saluta il Guerriero e si accasa a Vicenza

L’Ubp, «pur fortemente contraria alla sua richiesta», ha lasciato andare il capitano «mantenendo fede agli impegni presi». Vendraminelli: «Non andremo sul mercato»
Di Mattia Rossetto

PADOVA. Giovanni Basso ha lasciato il Guerriero. La notizia, piombata come fulmine a ciel sereno, è diventata ufficiale ieri, dopo che l’Unione Basket Padova ha comunicato di aver soddisfatto la richiesta di trasferimento dell’ormai ex capitano della prima squadra di C Gold alla Pallacanestro Vicenza 2012, avversaria della Broetto Virtus in Serie B. Basso, che non aveva fatto mistero di puntare ai piani superiori, ha risposto alla chiamata di coach Silvestrucci, promosso da vice in luogo dell’esonerato Orlando alla guida della squadra berica. Domenica non sarà della partita per l’atteso derby del PalaSavio fra Guerriero e Mestre. L’ala padovana è infatti già partita alla volta di Vicenza, dove ha trovato altri giocatori dai trascorsi petrarchini ad attenderla: Daniele Demartini, Eros Chinellato e Luca Ianes.

«Pur fortemente contraria alla sua richiesta», recita il comunicato della società biancoscudata, «l’Ubp ha comunque deciso di mantenere fede agli impegni presi ad inizio stagione con il giocatore, che gli consentivano di valutare, entro il mese di gennaio, proposte per giocare in categorie superiori alla C Gold. Ipotesi che, naturalmente, in questi mesi la società non ha né caldeggiato, né promosso».

Che non sia stato un addio (o un arrivederci?) dato tanto a cuor leggero lo attestano anche le cifre notevoli registrate da Basso in questa prima metà di stagione: 15 gare, 34 minuti d’impiego, 17.4 punti di media, 44% da due, 31% da tre, 4.9 rimbalzi, 3.3 assist e 12.6 di valutazione. Cresciuto nelle giovanili del Petrarca, Basso era considerato una bandiera del club, nato dall’unione d’intenti fra lo stesso Petrarca e la Pro Pace Mortise. Giunta nel momento di massima ascesa del Guerriero (terzo in classifica), la sua decisione - per quanto legittima ed in parte comprensibile - non fa che aumentare il dispiacere di dirigenti, allenatori e tifosi del biancoscudo. «Il ragazzo ci teneva molto a giocare in B», rivela Antonio Vendraminelli, presidente dell’Ubp. «Eravamo d’accordo che, se a gennaio vi fosse stata qualche opportunità per salire di categoria, l’avrebbe valutata. Noi lo abbiamo accontentato mantenendo la nostra promessa. Dispiace perdere un giocatore che era, peraltro, il capitano della squadra. Soprattutto in questo momento, in cui abbiamo conseguito sette vittorie nelle ultime nove partite. A meno che non si presenti qualche occasione particolare, non abbiamo intenzione di tornare sul mercato. Preferiamo trovino spazio altri ragazzi che stanno giocando meno. Siamo fermamente convinti di avere un buon gruppo di giocatori».

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