Il Cittadella rivoluziona la rosa e riparte da un gruppo più esperto
I granata hanno cambiato faccia, in totale 25 operazioni. Si è alzata l’età media: l’obiettivo è l’immediata risalita in B

Venticinque. Tante sono state le operazioni di mercato chiuse dal direttore generale Stefano Marchetti nella sessione di mercato che si è appena chiusa, tra ingressi (11) e cessioni (14). Una vera rivoluzione, per certi versi obbligata dalla necessità di ricreare entusiasmo attraverso l’innesto di idee e volti nuovi dopo la retrocessione dalla Serie B, e dall’impatto con le regole diverse imposte dalla C.

Poker da Caserta
Il digì ha portato a casa un portiere, Zanellati, prelevato dalla Casertana; i tre difensori Gatti, in arrivo pure lui dall’ex squadra di Iori, Redolfi, dal Mantova, e Crialese, dal Pescara; due mediani come il regista Barberis, dal Crotone, e Verna, prelevato dal Trapani dopo una trattativa lunghissima; e ben cinque elementi offensivi come Egharevba e Bunino – altri due giocatori che Iori ha avuto con sé in Campania, a dimostrazione del peso che il nuovo allenatore ha avuto nelle scelte operate –, la rivelazione Gaddini, a bersaglio nelle prime uscite di campionato, preso dall’Arezzo, Anastasia, dal Trento e, in ultimo, Castelli, reduce dalla promozione conquistata con la maglia della Virtus Entella.
Cassa con la “Pi-Pa”
Ben 14 i movimenti in uscita, tra cui spiccano quelli di alcune colonne delle scorse stagioni, dal portiere Kastrati, che, da svincolato, si è accasato nella Serie B tedesca, ai terzini Masciangelo e Carissoni, rimasti in cadetteria, fino a Pandolfi, che, Iemmello permettendo, a Catanzaro andrà a riformare la “Pi-Pa”, in coppia con Pittarello. A proposito, proprio il dialogo con la società calabrese consente di fare cassa, perché, da quanto filtra, sono 600mila gli euro arrivati in estate con l’obbligo di riscatto di Pittarello, a cui aggiungere i 500mila – tra i 100 per il prestito e i 400 per l’obbligo di riscatto che scatterà la prossima stagione – dell’operazione Pandolfi. Una doppia plusvalenza importante, considerando che quest’ultimo, in particolare, a suo tempo era giunto da svincolato.
Comanda la baby Inter
Quotazioni del portale specializzato Transfermarkt alla mano, quella granata è la seconda rosa più costosa del Girone A, con una valutazione complessiva di 7,43 milioni di euro, nella quale il pezzo pregiato risulterebbe Amatucci, stimato 800mila euro. Chiaro, non corrispondono ai reali valori di mercato, ma sono un punto di riferimento interessante. A comandare il gruppo è la giovane Inter U23, valutata 12,43 milioni, proprio in considerazione delle prospettive di crescita dei ragazzi del vivaio nerazzurro: i soli Topalovic, Cocchi e Berenbruch varrebbero 1,5 milioni ciascuno. Il Vicenza viene valutato all’incirca quanto il Citta, 7,40 milioni, col Brescia quarto con 6,73.
Fattore esperienza
Un altro dato spicca, a studiare le varie rose della categoria: quello relativo all’età media. Nel Citta è di 26,3 anni, la seconda più alta dietro all’Union Brescia (27,1) e davanti al Vicenza (25,9): guarda caso le tre squadre indicate dagli osservatori come le favorite. Evidente la voglia di puntare sull’esperienza, e vale soprattutto per il Cittadella, che nelle ultime stagioni è mancato soprattutto sul piano della personalità, quella che giocatori come Barberis (31 anni), Redolfi (31), Verna (32) e Crialese (32) si portano in dote, in un mix con i tanti giovani in organico che, si spera, potrà rivelarsi felice.
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