Calcio Padova, come cambia la rosa: undici rimasti e tre milioni di utile
Dopo il mercato estivo, rispetto alla rosa dello scorso anno sono rimasti undici giocatori. Pur con moltissimi movimenti, il saldo delle entrate e uscite è in positivo di oltre tre milioni

Quindici acquisti (più il rientro dal prestito di Bacci) e altrettante cessioni. Nonostante un ultimo giorno di mercato stranamente inoperoso il Padova ha condotto una campagna di rafforzamento estiva decisamente movimentata. Basti pensare che il direttore sportivo Mirabelli ha concluso più acquisti in questa sessione che nei due mercati estivi precedenti messi assieme.
Il tecnico Andreoletti si trova così tra le mani una rosa di 26 calciatori (non ne avrebbe voluti di più) a cui potrà aggiungere alcuni elementi della Primavera già aggregati dall’inizio del ritiro.
In attesa che il campo dia le prime risposte sulla bontà di un organico chiamato a raggiungere la salvezza, sono due gli aspetti principali che emergono al termine del primo mercato dopo il ritorno in Serie B: il saldo largamente positivo tra entrate e uscite e il dimezzamento del gruppo che ha conquistato la promozione la scorsa stagione.

In attivo
Ancora una volta, da quando nell’estate 2022 ha impostato il cambio di strategia, il club guidato da Joseph Oughourlian è riuscito a mettere a bilancio una serie di plusvalenze senza dubbio notevoli.
L’estate era cominciata con un’operazione “in casa”, la prima a carattere oneroso tra i due club guidati dal finanziere franco-armeno. Il Lens ha infatti prelevato il portiere Fortin per 1,5 milioni, lasciandolo poi in prestito al Padova.
La cassa si è quindi arricchita di (circa) altri 700mila euro per la cessione a titolo definitivo di Delli Carri al Monza, più 250mila per quella di Spagnoli al Brescia. Negli ultimi giorni è arrivato anche il botto: il Como ha offerto al Padova 600mila euro (più il 20 per cento di una futura rivendita) per il cartellino del 16enne portiere Bensi. Affare fatto e cassa che si riempirà di altri 700mila euro (più o meno) come premio di valorizzazione per Leoni, il difensore cresciuto nel Padova e passato ad agosto dal Parma al Liverpool.
In totale la somma arriva a sfiorare i 4 milioni di euro. Nel mercato in entrata, al contrario, l’unico acquisto oneroso è stato quello dell’attaccante Seghetti, prelevato dal Perugia per 300mila euro. Continua così il processo di risanamento del bilancio, in attesa di capire (entro massimo un paio di mesi) se andrà in porto la cessione del pacchetto di maggioranza della società.
Vecchia guardia
Le plusvalenze sono state anche maggiori di quelle preventivate a inizio estate, ma non è stata l’unica sorpresa di un mercato che ha un po’ scombussolato i piani tecnici.
Alla fine della fiera, contando che Voltan e Russini non sono stati ceduti ma resteranno fuori lista fino a gennaio, sono undici i giocatori confermati rispetto alla passata stagione. Meno della metà.
E meno anche di quelli che si ipotizzava di trattenere. Poi, in corso d’opera, Delli Carri ha puntato i piedi per partire e nelle ultime due settimane si è cambiata valutazione su Spagnoli, ritenuto poco adatto alla nuova categoria.
L’allenatore dovrà così lavorare con un gruppo profondamente cambiato rispetto all’anno scorso, visto che sono più i nuovi (15) dei vecchi (11). Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo per ritrovare gli automatismi, ma non è detto che un taglio così drastico sia controproducente.
Confrontando le ultime due stagioni in cui il Padova si è approcciato da neopromosso alla Serie B (2009-2010 e 2018-2019) si nota come nel primo caso furono confermati 13 giocatori dalla C, nel secondo addirittura 18. Sedici anni fa la squadra riuscì a salvarsi ai playout per il rotto della cuffia, l’ultima volta, invece, retrocedette subito.
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