Calcio Padova, l’attacco è sterile ma il Papu può essere la soluzione
Finora solo il Mantova ha segnato meno dei biancoscudati, che aspettano di integrare a pieno regime il trequartista argentino

Dove non riesci ad arrivare con i piedi puoi farcela con il cuore. È la sintesi dell'ultima partita pareggiata dal Padova contro il Cesena, ma più in generale dell'intero campionato disputato fin qui dai biancoscudati. L'1-1 acciuffato in extremis lunedì 8 dicembre allo stadio Euganeo ha messo in luce le due facce principali della squadra di Andreoletti: da una parte il gigantesco carattere che riesce a sopperire a tante difficoltà, dall'altra gli equilibri ancora sottili di una squadra che fatica a rendersi pericolosa e ha attualmente il secondo peggior attacco del campionato. Con una variabile impazzita che può sparigliare le carte e risponde al nome del Papu Gomez.
Carattere
Il pareggio contro il Cesena ha replicato il trend di quasi tutte le gare casalinghe di questa stagione. Il Padova all'Euganeo ha vinto una sola partita eppure, potrà sembrare paradossale, il fattore campo si è fatto sentire eccome. Dei 14 gol segnati fin qui in campionato, quattro (quasi un terzo) sono arrivati negli ultimi 20 minuti di partita, tutti in casa e tutti decisivi. A dimostrazione di quanto la spinta di un tifo incessante e positivo alimenti lo spirito combattivo di una squadra che non ci sta mai a perdere. Si era cominciato proprio con la prima e unica vittoria in casa, firmata dal gol di Harder alla mezz'ora della ripresa, per il 2-1 contro l'Entella. Nelle ultime quattro partite, al di là della sconfitta contro il Venezia, sono arrivati tre pareggi, tutti in rimonta. Contro la Juve Stabia una magia di Bortolussi aveva fissato il punteggio sul 2-2, con il Sudtirol ci era voluto un rigore a cinque minuti dal novantesimo per agguantare l'1-1, mentre con il Cesena il pari è stato siglato da Varas a tempo già scaduto.
Sterilità
Tuttavia, è innegabile che la fase offensiva abbia ancora delle lacune da colmare. Dopo 15 giornate soltanto il Mantova con 13 reti ha segnato meno del Padova, fermo a 14 assieme a Entella, Bari e Spezia. Nelle ultime quattro partite si sono realizzati soltanto due gol e non è un caso che la sterilità offensiva si sia accentuata da quando Bortolussi ha accusato un fisiologico calo di rendimento. Il tecnico Andreoletti (che sarà a Milanello assieme ai compagni del corso allenatori di Coverciano) ne è consapevole, ma non vuole toccare gli equilibri di squadra per lanciare un assetto maggiormente offensivo. Sa che sarebbe un rischio troppo grande in questo momento, specie perché il Padova, con l'atteggiamento tenuto fin qui, ha dimostrato di poter restare in partita contro tutti gli avversari.
Papu
Tutto potrà cambiare una volta che il Papu Gomez avrà trovato la forma migliore. Contro il Cesena l'argentino è apparso in netta crescita rispetto all'esordio di due settimane prima nel derby. E i numeri confermano le impressioni avute dal campo. In poco più di mezz'ora di gioco, Gomez ha toccato il pallone 44 volte, più di quattro compagni scesi in campo dall'inizio (Ghiglione, Harder, Bortolussi e Buonaiuto) e più di Capelli che ha giocato tutta la ripresa. Ha tirato due volte, più di tutti gli altri eccetto Bortolussi (tre). Ha cercato di incidere, con la personalità che gli si riconosce e una qualità tecnica immutata, che quando sarà assistita da una condizione stabile potrà fare veramente la differenza. E allora sembra solo questione di tempo. Probabilmente non sarà già a Reggio Emilia sabato 13, ma entro la fine del girone d'andata il Papu Gomez dovrebbe essere pronto per giocare dal primo minuto. E in quel caso il tecnico ha assicurato che, con il sacrificio di tutti, potrebbe lanciare un assetto con un trequartista come lui alle spalle di due punte.
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