Calcio Padova, il ds Mirabelli pronto a continuare: «Definire le strategie per lottare per la B»

Il direttore sportivo parla ai tifosi con un comunicato:

«Non ce l’abbiamo fatta, me ne assumo la responsabilità»

Stefano Volpe

Un po’ a sorpresa, nei tempi e nei modi, ieri pomeriggio il direttore sportivo del Padova Massimiliano Mirabelli ha diramato un comunicato per fare tirare le somme sulla stagione appena conclusa e ribadire la sua volontà nel continuare a lavorare per la società biancoscudata con l’obiettivo di conquistare la promozione in Serie B.

«Chiaramente sono molto dispiaciuto per non essere riusciti a realizzare il sogno e obiettivo di tutti noi, la serie B», l’incipit di Mirabelli. «Ce l’abbiamo messa proprio tutta durante l’anno, noi dello staff tecnico e in primis la squadra che ha dato sempre il massimo nell’arco della stagione. Senza dimenticare la società che mi ha messo nelle migliori condizioni per cercare di raggiungere l’obiettivo. Penso che la squadra abbia giocato un ottimo campionato, perché un secondo posto nella regular season e una finale di Coppa Italia, a mio parere, non possono essere visti come un fallimento».

Quello che la piazza imputa maggiormente al responsabile dell’area tecnica sono state le operazioni del mercato di gennaio che hanno ridisegnato la squadra, ma soprattutto l’esonero di Vincenzo Torrente a tre giornate dalla fine e il conseguente arrivo di Massimo Oddo, che avrebbe dovuto dare una marcia in più in chiave playoff e invece non ha rappresentato un valore aggiunto. Mirabelli spiega così il suo operato: «Siamo mancati nelle partite decisive e quindi non siamo riusciti a raggiungere la promozione in Serie B. Abbiamo fatto un cambio di allenatore a tre giornate dalla fine, prendendoci sicuramente un rischio. Non l’abbiamo fatto per dissidi interni, ma perché con la squadra in calo non volevamo lasciare niente di intentato per provare a farcela. Purtroppo, non ci siamo riusciti. Ne sono profondamente dispiaciuto e me ne assumo la totale responsabilità, consapevole che avevamo un'intera città che tifava per noi e voleva che vincessimo i playoff».

Il direttore sportivo, quindi, continua ad assumersi le responsabilità delle scelte e lo farà anche venerdì di fronte al proprietario Joseph Oughourlian. Nel meeting in programma a Londra saranno presenti anche l’amministratore delegato Alessandra Bianchi e il presidente Francesco Peghin.

L’assunzione di colpe da parte di Mirabelli cambierà il giudizio che la proprietà nutre nei suoi confronti? Molto probabilmente no. Nonostante la contestazione della piazza che continua a chiedere il suo allontanamento, il direttore sportivo ha un contratto con il Padova di altri due anni e la società non sembra intenzionata a licenziarlo. Lui stesso, come ha ribadito anche nel comunicato di ieri, è pronto a ripartire con l’obiettivo di portare il Padova in Serie B: «Ci sono voluti giorni per riprendermi dalla delusione. Ora però, da parte mia, sono pronto e motivato per ripartire e cercare di fare tutto il meglio per il Padova per la prossima stagione. Prima ci vorrà qualche giorno di confronto con i vertici societari per analizzare appieno la stagione passata e definire le strategie per il futuro per lottare all’inseguimento dello stesso obiettivo di quest’anno».

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