Calcioscommesse, sentenza a giorni. «Ma se ci puniscono...»
PADOVA. Da un lato la necessità di risolvere in fretta la questione tecnica, una volta chiuso, non senza dispiacere, il rapporto con Foschi e Dal Canto, dall’altra la (legittima) preoccupazione per il calcioscommesse. Cestaro non si è sottratto alla domanda sul verdetto che la Commissione Disciplinare emetterà probabilmente a metà settimana (ma si potrebbe anche slittare all’inizio della prossima), dopo la conclusione del dibattimento che si è tenuto all’ex Ostello della Gioventù, al Foro Italico di Roma. Sul banco degli imputati anche Vincenzo Italiano e la società biancoscudata, il primo accusato di tentato illecito per aver offerto, secondo l’accusa, denaro all’amico Marco Turati, ex compagno di squadra ai tempi del Verona, in occasione della partita Padova-Grosseto del 23 marzo 2010, la seconda per responsabilità oggettiva in quanto coinvolta per il comportamento del suo tesserato. Stefano Palazzi, il Procuratore della Federcalcio, ha chiesto ai giudici di condannare il capitano a tre anni di sospensione dall’attività agonistica e di punire il club con due punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione cadetta.
«Io non ci credo». Il presidente, dunque. È convinto che il Padova ne uscirà pulito, «perché», sottolinea, «credo in ciò che ha sempre sostenuto Vincenzo. E cioè che, sì, discorsi se ne fanno tanti fra giocatori prima di ogni gara, ma da qui a dire che ci sarebbe stato del denaro in ballo ce ne corre...».
E se la Commissione dovesse recepire, invece, in toto la proposta dell’accusa, infliggendovi il -2?
«Sarebbero 2 punti non meritati, ingiusti. A quel punto parleremmo con i nostri avvocati, vedremmo ciò che c’è da fare, ma daremmo battaglia».
Presidente, però tutti questi giocatori chiacchierati... Non potevate stare più attenti?
«Non sapevo niente, come potevo immaginare che Ruopolo e Milanetto fossero coinvolti nelle scommesse illegali? Ero stato chiaro anche con i miei collaboratori: non prendiamo chi è in odore di indagine. È arrivato Bentivoglio, anche lui finito sotto inchiesta. Ma mica ci era stata ventilata una tale situazione...».
Altra multa? Oggi, intanto, nelgli uffici romani della Procura sfileranno altri tesserati chiamati in causa per le combine del Bari, fra cui l’ex allenatore dei biancorossi Giampiero Ventura. Se Bentivoglio, come tutto lascia credere, dopo la convocazione di venerdì scorso coincisa con oltre 4 ore di interrogatorio, sarà deferito alla giustizia sportiva e chiederà il patteggiamento, il Padova potrebbe rispondere nuovamente di responsabilità oggettiva, così come per Milanetto. In entrambi i casi rischierebbe una doppia multa. (s.e.)
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