Campodarsego in festa per i 29 anni di Gastaldello

Lo striscione di benvenuto: «Sei il nostro orgoglio» Zecchin: «Mi ha portato via la serie A, ma lo perdono»
Di Federico Franchin
EDEL TABACCHERIA GASTALDELLO RESCHIGLIANO
EDEL TABACCHERIA GASTALDELLO RESCHIGLIANO

CAMPODARSEGO. Un vero e proprio gemellaggio tra Campodarsego e la Genova blucerchiata. Tutto per Daniele Gastaldello, capitano della Sampdoria che ieri ha festeggiato con amici e parenti il suo ventinovesimo compleanno e la promozione in serie A della società ligure. Tanto entusiasmo e calore attorno al «Gasta», che nonostante la notorietà continua a rimanere genuino come pochi. A fare da apripista alla festa che poi si è svolta al campo sportivo San Daniele di Reschigliano, è stata l’inaugurazione della tabaccheria del cognato, il calciatore Gastone Pistore, situata in via Bassa I. Tante pacche sulle spalle e complimenti per Daniele, che ha fatto e ricevuto battute da quelle persone che l’hanno visto crescere.

FAMIGLIA. Gastaldello si è presentato con la sua famiglia al completo. La compagna Simona, senese doc, il figlio Pietro, che compirà il 27 luglio il primo anno d’età. Simona è raggiante nel suo vestito verde. Nonostante ami il mondo del pallone (è tifosa del Siena), ammette quanto dura sia stare assieme a un calciatore professionista.

«Daniele è malato di calcio», spiega, «è stato davvero insopportabile durante tutti i playoff. Gli sono però sempre stata accanto, cercando di aiutarlo, di spronarlo. Lui ci ha sempre creduto alla serie A ed è arrivata».

La decisiva doppietta nel match d’andata della finale contro il Varese ha fatto vincere una scommessa proprio alla compagna: «Ho vinto un premio che però non posso svelare. È stato bravissimo. Io ero a Siena e gli ho subito mandato un sms con scritto: ciao grande capitano. Per scaramanzia il match di ritorno l’ho visto ancora a Siena».

Grazie a Simona riusciamo a conoscere meglio il Gastaldello fuori dal campo: «È un bravo compagno, anche se aiuta poco in casa. Lui è molto legato alla sua Campodarsego. È solare, ma forse troppo buono».

Ora toccherà a Gastaldello sopportare Simona, contradaiola della Lupa nel periodo del palio che si svolgerà a Siena il prossimo 2 luglio.

ZECCO. A salutare Gastaldello c’erano anche i nipoti del difensore blucerchiato. Tutti rigorosamente vestiti con la maglia della Sampdoria. Ecco arrivare Edoardo (15 anni), Vittoria (9) e Christian (5), figlio della cugina Marika. Ma ci sono anche tutti gli amici più stretti, qualche calciatore dilettante e un signore tifosissimo della Roma. Arriva anche lo special guest Giampietro Zecchin, centrocampista del Varese, amico stretto di Daniele, residente a Camposampiero: «Io e Daniele siamo grandi amici», spiega Zecchin, ex Padova, «durante la sfida playoff tra il mio Varese e la sua Samp però non ci siamo mai sentiti. È andata bene a lui, che ha fatto la sua prima doppietta proprio contro di noi. Peccato, perché ci tenevo a coronare il sogno della serie A».

Gastaldello è invece raggiante. Come recita uno striscione, per Campodarsego: «Sei il nostro orgoglio nazionale».

«Più che una festa questa è una sagra», chiosa Gastaldello, «vedere 300 persone tutte per me… Poi con Zecchin sono anni che ci conosciamo. Sono andato in A io, ma non ci fossi andato sarei stato felice per lui». E invece la festa è tutta per Daniele Gastaldello e per la sua Campodarsego.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova