Citta, questione stipendi Marchetti: «Cercheremo una soluzione onesta»

COLUCCI - FOTOPIRAN - CITTADELLA - CITTADELLA TRAPANI .marchetti
COLUCCI - FOTOPIRAN - CITTADELLA - CITTADELLA TRAPANI .marchetti

CITTADELLA

Tagli agli ingaggi dei giocatori e richiesta alla Figc di agevolazioni per l’iscrizione al prossimo campionato. Sono stati questi gli argomenti dell’ultima Assemblea della Lega B.

«La linea emersa lascia margini di manovra alle società, che potranno ridurre dallo 0 al 30% gli stipendi», spiega il direttore generale del Cittadella Stefano Marchetti. «Ogni club tratterà con i tesserati operando le sue valutazioni. Stiamo vivendo una tragedia ed è chiaro che in questo momento al primo posto va la salute. Ma occorre anche pensare che il mondo andrà avanti e che dovrà fare i conti con ripercussioni economiche gravissime che, per forza di cose, si ripercuoteranno anche nel calcio».

L’Aic ha intanto bollato come “irricevibili” le proposte avanzate dalle Leghe di A e B. «Quello che dice l’Aic non è niente di nuovo, è chiaro che sarà difficile giungere agli accordi. Ma sono anch’io dell’idea che occorra distinguere tra la punta della piramide dei supermilionari e la base di chi non guadagna grosse cifre. Cosa faremo noi? Ragioneremo da Cittadella, cercando di essere quanto più onesti possibile nel rapportarci ai nostri tesserati». Molti gli interrogativi. «Riuscire a terminare il campionato vorrebbe dire limitare i danni derivanti dai minori introiti, a partire da quelli relativi ai diritti tivù. Credo che chi è stato lungimirante nella gestione subirà danni meno devastanti rispetto a chi non lo è stato. Quello che mi auguro è che i presidenti ragionino “da sistema”, trovando un punto d’incontro ragionevole per tutti, e non pensino al proprio orticello: oggi c’è da salvare il calcio, non una singola società» conclude Marchetti. «Sento tanti parlare di soluzioni, ma nessuna proposta può essere credibile fino a che non saremo usciti dall’emergenza e si avranno date certe. E da lì si capirà cosa fare de i contratti in scadenza il 30 giugno». —

D.Z.

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