Com'è bello il calcio low cost

Più di cento squadre e 5000 tesserati: a Padova è boom
FORMULA VINCENTE Costi bassi, calendari più elastici e meno stress: è questa la ricetta del boom di iscritti nel calcio amatoriale
FORMULA VINCENTE Costi bassi, calendari più elastici e meno stress: è questa la ricetta del boom di iscritti nel calcio amatoriale
 
PADOVA.
C'è un intero esercito di calciatori che si infila maglia e scarpette tutti i santi fine settimana. Fanno 120 squadre fra Padova e provincia, cioè di più di quante ne allinei la Federcalcio mettendo assieme i campionati di Terza (60 iscritte) e di Seconda categoria (50). Le loro sigle sono Ucp, Csi, Libertas, Uisp, Crvs e Csain. E' la galassia dei campionati amatoriali, o se volete del calcio «low cost» visto che una delle caratteristiche che li fa preferire ai tornei ufficiali della Figc sta proprio nella loro economicità.
 Iscriversi a una Terza categoria costa difatti sui 3000-3500 euro (e una Seconda 4500); mentre qui, nel pianeta amatori, fra iscrizioni e tesseramenti al massimo se ne pagano 1000: tre o addirittura quattro volte di meno. Inoltre i calendari sono più elastici, non impegnano la domenica pomeriggio, un allenamento a settimana è più che sufficiente.  
Boom Ucp.
«Sono campionati meno stressanti», dice Giorgio Borile, volto noto del telegiornalismo sportivo e organizzatore del calcio targato Ucp. Il suo è il campionato più grosso che c'è in provincia: 41 squadre, 1500 tesserati, un movimento di 3-4000 persone fra amici e conoscenti. Nell'Ucp e anche nei tornei Over della Csain giocano persino campioni ed ex professionisti. Qualche nome? Gli ex biancoscudati Longhi, Gabrieli, Bonavina, Parlato, Simonini e Pippo Maniero. Ma anche i due Beghetto, uno dei quali nel Gialloverde, la squadra della Finanza, poi Fiorin (Genoa) che allena il Pozzonovo in Promozione, e Roberto Policano ex Toro e Roma. Qualche anno fa c'erano anche i milanisti Massaro e Buriani. «E' un torneo impegnativo - assicura Borile - L'Intercosmo Montegrotto che ha vinto l'ultimo scudetto, per esempio, ha giocatori che hanno fatto tutti l'Eccellenza o la Promozione. Vincerebbe facile una Seconda categoria e sarebbe competitivo anche in Prima».  
Libertas sì, Uisp no.
Boom finito per il calcio Uisp, che ha detto stop dopo 34 anni di attività. Resiste invece l'altra sigla storica, il calcio Libertas, che quest'anno ha raccolto in un campionato unico 10 squadre tra cui spicca l'Alleanza Rumena, la squadra il cui sfratto da San Giorgio in Bosco ha provocato l'anno scorso una mezza crisi diplomatica. Ora gioca a Voltabarozzo e schiera giocatori che in Romania hanno fatto anche la B e la A, come il fortissimo Marius Toporas, cannoniere da 40 gol. Problemi? «I campi dice Valter Durello, 64 anni, presidente del calcio Libertas - Per un allenamento ormai ti chiedono minimo 100-120 euro, e 200-300 a partita. E con la crisi, poi, trovare sponsor è diventato difficilissimo». Fa testo il caso del Brugine, la squadra vincitrice del campionato 2009-10 che quest'anno ha scelto il calcio a otto.  
Galassia Csi.
Il Centro Sportivo Italiano è un marchio «doc» per tutto lo sport giovanile. A tutt'oggi conta qualcosa come 10.000 tesserati e 110 società di calcio, pallavolo e basket. C'è addirittura un campionato di calcio a cinque femminile con 14 squadre. «Il nostro sport ha da sempre un grosso legame con le parrocchie - spiega il coordinatore Edoardo Berti - Da noi sono confluite società storiche come la Nativitas, il Medoacus che ha vinto l'ultimo campionato, Vigodarzere, Lellianum e Praglia». Tra le curiosità del torneo amatoriale spiccano i Falchi Agna, forse la squadra in assoluto con i giocatori di età più alta, o l'Elisabetta d'Ungheria che fa capo all'associazione Santa Chiara, attiva nel recupero di tossicodipendenti. Gioca invece nel calcetto la formazione dell'istituto per sordomuti Magarotto (c'era anche la squadra femminile), anni fa iscritto addirittura ai campionati Figc con la sigla dei Silenziosi Patavini.  
Crvs, viva la Bassa.
Numeri importanti anche per il Centro Regionale Veneto Sport che opera nella Bassa Padovana. Il comitato di Rovigo, Legnago e Montagnana allinea quest'anno 33 squadre divise in tre gironi, di cui 13 padovane. «E' il diciottesimo anno di attività, quando siamo partiti le squadre erano 15», dice con orgoglio il presidente Antonio Duca.  
Csain: spazio agli Over.
Due i campionati con limiti di età. Hanno preso il via nel 1996 e da allora hanno conquistato fette di interesse sempre crescenti. Gli organizza tutti e due il Centro Sportivo Aziendale: uno di Over 35-40 (a 13 squadre) e uno Over 45 (19). «Si gioca fra gente della stessa età e soprattutto si gioca... a pallone. Nel senso che i ritmi sono quelli dei quarantenni ma la tecnica è superiore e si vedono belle partite», sottolinea l'organizzatore Alessandro Ragno. L'ultimo scudetto l'ha vinto l'Onara nelle cui file c'è persino un ex azzurro: Dino Baggio.  

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