Conte e la lite con la Juve Il ct ferito dal fuoco amico potrebbe anche lasciare

Una Vecchia Signora e un Conte. Sembra un romanzo d’epoca con il sangue blu che scorre e il galateo rispettato come un trattato costituzionale. E invece più che un fatto di nobiltà sembra una vicenda di miseria. Già, veleni, colpi bassi, pugnalate verbali, referti medici che sembrano quasi dispacci in codice dei tempi della guerra fredda. Tutto nasce da quella “rottura subtotale del legamento” di Claudio Marchisio certificata dal medico della Nazionale Enrico Castellacci poi ribaltata dai medici di fiducia della Juve. Morale: per il centrocampista della Juve solo una distorsione e la stagione non solo non è finita ma anzi la mezzala azzurra potrebbe essere disponibile anche per la partita di campionato con l’Empoli di sabato prossimo. E così il professor Castellacci passa da luminare della medicina sportiva a medico della mutua in stile Alberto Sordi. «Non devo giustificare nessuno – ha detto Castellacci – il referto radiologico virgolettato presso una affermatissima clinica fiorentina parlava di “lesione subtotale”».
L’affermazione non è piaciuta a Fabio Fanfani, responsabile della clinica fiorentina che sottolinea di «non aver mai parlato di lesione totale ma di sollecitazione», come se la ricostruzione Figc non fosse fedele al loro referto. Insomma, un “pasticcio”, quasi un caso di malasanità che riguarda un calciatore affermato e miliardario ma che forse è specchio della leggerezza e la superficialità con le quali vengono gestite le questioni che riguardano la salute delle persone.
E così sul banco degli imputati finisce Antonio Conte, colpito dal fuoco ex amico con le esternazioni di John Elkann, Massimiliano Allegri e dei tifosi . Il ct è abituato nella sua vita da mediano e di allenatore da prima linea a dare e ricevere “picconate” ma questa volta sembra aver accusato il colpo tanto che nei corridoi si vocifera di possibili dimissioni all’indomani della partita di martedì con l’Inghilterra.
«Cosa mi aspetto di vedere a Torino? Mia figlia», ha detto il ct che non è stato tenero con i tifosi bianconeri. «Buon per loro, se hanno tutto questo tempo per accanirsi. Sulla vicenda fate voi le vostre valutazioni. Io sono contento dell’Italia di stasera che ha fatto la partita ed è stata punita nelle ripartenze».
Giorgio Chiellini si schiera col tecnico. «Ha fatto grandi cose con la Juve e adesso in Nazionale dobbiamo chiudere con le polemiche e fare quadrato». Al settimo cielo l’oriundo Eder. Per lui esordio con il gol. «Meglio di così non poteva andare, ringrazio i compagni e l’allenatore». A sostegno dell’allenatore è intervenuto il presidente Carlo Tavecchio ma la sua sembra la difesa di un vecchio avvocato d’ufficio . «Questi fatti hanno procurato delle tensioni in un allenatore che si vede anche vilipeso per fatti per i quali non ha alcuna colpa», ha sottolineato il numero della Figc. È proprio un romanzo popolare. E adesso aspettiamo il finale.
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