De Risio è tornato «Ora sono pronto»

Il Padova respira, il centrocampista è finalmente recuperato
Di Stefano Volpe

PADOVA. Pur non giocando, è stato l’uomo più chiacchierato dell’ultimo mese in casa biancoscudata. Carlo De Risio è tornato solo ieri alla Guizza dopo aver penato per un infortunio balordo, dopo essere stato al centro (suo malgrado) del celebre sfogo di mister Brevi che non è quasi mai riuscito ad averlo a disposizione per gli acciacchi alla caviglia, dopo aver rischiato anche l’operazione chirurgica che avrebbe indotto la società a tesserare un sostituto a centrocampo. Per il centrocampista abruzzese è stato quasi come un primo giorno dell’anno, visti gli abbracci con i compagni e lo staff che non lo vedevano da tre settimane, durante le quali è rimasto chiuso in un centro specializzato nel cesenate, dove ha svolto uno specifico e inteso lavoro di riabilitazione per guarire dalla distorsione alla caviglia. Un infortunio patito addirittura il 10 agosto, inizialmente sottovalutato e che ha portato il giocatore a tornare in campo quando ancora non stava bene, a giocare sul dolore e a trascinarsi un problema più serio del previsto.

L’infortunio adesso è alle spalle, l’operazione chirurgica è scongiurata e ieri De Risio si è allenato con il gruppo, puntando a tornare tra i convocati già sabato prossimo contro la Feralpi Salò: «Sono reduce veramente da un piccolo calvario», ha spiegato il centrocampista prima dell’allenamento di ieri, «mi sono fatto male in fase di preparazione, ad agosto, all’inizio si pensava che la distorsione non fosse grave, invece ho avuto bisogno di tempo per recuperare».

L’aspetto peggiore, anche dal punto di vista psicologico, è stata la mancanza di certezza su tempi e modalità di recupero. Al punto che un paio di settimane fa era stata anche paventata l’ipotesi di un’operazione chirurgica che avrebbe allontanato ancor di più il suo rientro in campo. «Ho sentito pareri di diversi specialisti, si è parlato anche di operazione, ma era l’ultima cosa che volevo. Fortunatamente il lavoro svolto a Cesena mi ha rimesso a posto e adesso sono pronto. Durante le tre settimane in Romagna mi allenavo tutto il giorno per rinforzare la caviglia e guarire definitivamente». Già pronto per tornare sabato all’Euganeo? «Lo spero e ci conto. Devo testare la mia condizione, ma spero di essere il più avanti possibile con la forma perché comunque sono sempre rimasto in allenamento. Star fuori è pesante, ora desidero solo dare continuità alle mie prestazioni perché è quello che mi è mancato. Farò delle sedute specifiche ma spero di esserci già contro la Feralpi Salò». Una prima, buona risposta, è arrivata dall’allenamento di ieri, che ha visto De Risio svolgere l’intero lavoro con i compagni. Naturale che ci vorrà ancora del tempo per ritrovarlo in buone condizioni, visto che finora ha giocato soltanto 4 volte, mai 90 minuti, e non vede il campo dal pareggio contro la Maceratese dello scorso 17 settembre.

«L’importante è essere tornato e mi auguro che l’infortunio sia definitivamente alle spalle. Non so quanto mi ci vorrà per essere al top, ragionerò giorno dopo giorno. Sono felice di aver trovato una squadra che, a parte l’ultima sconfitta, è reduce da un mese positivo».

Si è appena aperto il ciclo terribile, nelle prossime quattro partite verrà fuori il vero volto del Padova? «Saranno gare che dovremo giocare con entusiasmo e senza paura. Dobbiamo essere consapevoli che siamo una squadra forte e dimostrarlo sul campo». Visto da fuori, che campionato è stato fin qui? «Nel nostro girone ci sono cinque o sei squadre che hanno più o meno gli stessi valori e tra queste ci metto anche il Padova. Siamo lì e lo dice la classifica. Siamo una buona squadra ma abbiamo la possibilità di fare di più. Vincendo un paio di gare consecutive si possono raggiungere le zone alte, mentre al contrario si rischia di scendere rapidamente. Serve continuità».

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