Disabili, quando le parole vanno nel pallone

La terza tappa stamattina alla Sacra Famiglia. L’intuizione della Gregorense Trinitas Pontevì

PADOVA. Una bella storia di solidarietà, amicizia e volontariato. Una storia che unisce genitori, istruttori e società sportive, il tutto con una buona dose di sano altruismo. Si potrebbe riassumere in questi termini l’esperienza sportiva di calcio unificato (giocano insieme calciatori con disabilità e senza disabilita: la terza tappa del torneo regionale si gioca oggi dalle ore 9.30 nella palestra di via Lucca 48 a Padova) a cui hanno dato vita tre anni fa un gruppo di genitori di bambini con disabilità intellettive. Tutto parte nel 2011 quando un allenatore del settore giovanile dell’allora Vis Patavium, ora Gregorense Trinitas Pontevì società di Pontevigodarzere, vuole che il figlio undicenne affetto da sindrome di down e grande amante del calcio possa coltivare la sua passione. Il destino vuole che proprio nella stessa società un suo collega allenatore, Elio Russo, si renda disponibile ad allenare suo figlio e anche altri ragazzi un ora prima dell’impegno con la sua squadra. Un passaggio fondamentale per questa storia a lieto fine, che viene raccontata dalla portavoce del Vis Patavium Special Team, formazione che fa parte della Gregorense calcio, Elena Martini.

«Senza la disponibilità e l’altruismo di Elio e ora della sua vice Sara Gastaldello, che per i suoi studi fa anche un grande lavoro psicologico, non avremmo costruito tutto questo. Quella di Elio è una vera missione. Noi come genitori ci stiamo dando da fare per i nostri ragazzi, ma lui non ha figli con disabilità, impegna il suo tempo per passione».

Dal primo allenamento ai giochi regionali Special Olympics del 12 gennaio proprio a Padova.

«Grazie alla collaborazione con la Vis Patavium che ci ha dato la disponibilità delle strutture per allenarci abbiamo mosso i primi passi nel calcio. Il primo anno ci è servito per crescere come numero (da 3 a 13 ragazzi, dagli 11 ai 26 anni) e conoscerci, poi dal 2012 abbiamo aderito al progetto Special Olympics partecipando alle loro manifestazioni».

Nel 2012 la Vis Patavium partecipa ai giochi nazionali Special Olympics di Biella e nel 2013 a quelli di Cagliari, unico team veneto. Quest’anno l’appuntamento nazionale è a La Spezia, dopo l’esperienza del primo campionato regionale.

Alessandro Torre

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