È arrivato Del Piero, cori in aeroporto a Venezia

VENEZIA. «C’è solo un capitanoooo...». Sono le 20.15 quando l’urlo di oltre 200 tifosi juventini squarcia il compassato ambiente dell’area arrivi dell’aeroporto Marco Polo di Tessera. È iniziata così l’avventura di Alex Del Piero e del suo Sydney Fc, che fino al 22 agosto saranno in ritiro pre-campionato a Jesolo. Sono arrivati da Sydney via Dubai, dopo un volo durato oltre venti ore. Atterraggio in anticipo alle 19.33, poi il disbrigo delle formalità di frontiera e il ritiro dei bagagli. Nel frattempo, nella hall dell’area arrivi, si sono radunati i tifosi juventini, con maglie bianconere e anche qualche bandiera. C’è chi è arrivato da Chioggia, come Laura Nordio e Andrea Boscolo, oppure dalla zona di Mestre, come Marco Bellio insieme ai figli. Ma in tantissimi sono arrivati anche dal Padovano, come Andrea e Marta di Este o Nicola e Alessandro, che vivono in città e hanno già in tasca i biglietti per la prima attesissima amichevole, che si giocherà contro il Padova mercoledì 7 agosto, alle 20.45, all’Euganeo (già oltre 7.000 i tagliandi venduti). «Pinturicchio», peraltro, sarà a Padova lunedì 15. Alle 12.30, al Caffè Pedrocchi, parteciperà alla conferenza-stampa di presentazione del match insieme al presidente del club biancoscudato, Diego Penocchio.
Tornando a ieri sera, Del Piero è uscito per ultimo, accolto da un’ovazione dei tifosi, il cui entusiasmo è stato trattenuto davvero a fatica dalla polizia in servizio all’aeroporto. Nonostante la visibile stanchezza per il viaggio, non si è sottratto all’abbraccio dei supporters, firmando autografi in mezzo ai flash e alle telecamere di RaiSport e Sky, giunte apposta per documentare il ritorno in Italia dell’ex capitano della Juve. «Sono molto emozionato, tornare qui per me è sempre un piacere. Ho nostalgia dell’Italia e sono felice di affrontare questa avventura con la mia nuova squadra», sono state le prime parole di Del Piero. Poi via sul pullman in direzione Jesolo, ma prima una battuta sul numero 10 che indosserà Tevez: «Io quello che dovevo fare nella mia carriera l’ho fatto, adesso tocca ad un altro campione, in bocca al lupo!».
Giovanni Monforte
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