È il giorno del Padova Attesa l’affiliazione

PADOVA. È il giorno della verità. O meglio, potrebbe esserlo nel caso in cui a Roma la commissione della Lega Dilettanti riesca a deliberare entro la serata di oggi, altrimenti bisognerà attendere qualche ora in più. Il fatto, però, resta: dopo due settimane di lavoro intenso, dopo i colloqui tra la nuova società e il sindaco Massimo Bitonci, dopo la costituzione ufficiale del Biancoscudati Padova, quella di oggi rappresenta la data spartiacque. La documentazione presentata nei giorni scorsi nella Capitale con la richiesta di iscrizione alla prossima Serie D, corredata della fidejussione da 300 mila euro a fondo perduto e della dichiarazione di rappresentatività del calcio padovano firmata dal sindaco dopo la scomparsa del Calcio Padova 1910, finalmente oggi arriverà sul tavolo della commissione esaminatrice. Provare ad immaginare quando giungerà il responso definitivo non è semplice. «Guardando al passato, è capitato che ci siano voluti anche diversi giorni prima che uscisse la delibera ufficiale» avverte il diesse Fabrizio De Poli «Posso solo augurarmi che stavolta non sia così».
STASERA? DIFFICILE. Potrebbe essere quella di domani, la giornata più probabile per la decisione definitiva della Lega Dilettanti nel merito. Perché oltre al Padova, sul tavolo ci sono anche le richieste d’iscrizione del nuovo Siena e dell’Arzachena. Che tutte e tre le documentazioni possano essere vagliate in un solo pomeriggio, viene sinceramente difficile da credere. Quel che è già più facile provare ad intuire, fortunatamente, è l’esito della richiesta: «Ufficiosamente ci sono ottime chance che la nostra domanda venga accolta», conclude De Poli, «Anche se fin quando non c’è l’ufficialità rimaniamo con il fiato sospeso. Possiamo dormire sonni abbastanza tranquilli, perché quello fatto in queste settimane è stato un gran lavoro».
INIZIA L’AVVENTURA. Tra iscrizione e inizio del ritiro, quella di oggi è veramente la giornata-simbolo del nuovo corso. «Sono state due settimane sfiancanti, ieri per la prima volta sono riuscito a dormire per dieci ore di fila», confessa Giuseppe Bergamin, il presidente del neonato sodalizio, «In queste settimane ho dovuto imparare un sacco di cose, confrontarmi con realtà che non conoscevo, ma alla fine sono soddisfatto. Domani mattina (oggi, ndr.) ci raduneremo per una riunione tecnica con l’allenatore e faremo il punto sullo stato di costruzione della squadra. Ma ormai è quasi fatta, ci siamo davvero». La squadra andrà ad Asiago nel pomeriggio, e il presidente la raggiungerà nei prossimi giorni: «Di certo trascorrerò qualche giorno sull’Altopiano anche io, compatibilmente con gli impegni dell’azienda. Ma posso assicurare che sarò lì domenica prossima, per la prima amichevole e per l’arrivo dei tifosi: mi ha fatto davvero molto piacere l’appello lanciato dalla Tribuna Fattori, non me l’aspettavo».
LA NUOVA GEOGRAFIA. Quando giungerà l’iscrizione ufficiale, in breve tempo verrà resa nota anche la composizione dei gironi. Situazione complicata, perché con il Padova le squadre del Triveneto arriverebbero a quota 25, cinque in più del probabile girone da 20. Chi se ne andrà? Probabilmente le tre trentine (Mezzocorona, Dro e Mori), e le due veronesi (Vecomp e Villafranca), ma occhio alle sorprese. L'incertezza regna sovrana, tanto che il presidente del Lecco ieri se n'è uscito così: «Il Padova ripartirà dalla serie D e non vorrei proprio che si sistemasse nel girone B». Tra poche ore la sentenza.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova