E' suo il più bel muro Jessica Zanon centrale e fotomodella del Vispa

MALIZIOSA. Jessica Zanon lavora come impiegata a Resana
PADOVA.
Di sicuro non passa inosservata. Jessica Zanon è uno dei punti di riferimento dell'Eurologistica Vispa, squadra di Villatora di Saonara che tanto bene sta facendo nel campionato di B/2 di volley. Centrale venticinquenne, spesso in doppia cifra, si esprime benissimo a muro e sta contribuendo a trascinare in alto la squadra del presidente Sandro Torresin, al momento seconda in classifica dopo essere stata a lungo in testa. Ma a colpire, di questa ragazza di Castelfranco che sfiora il metro e ottanta senza bisogno di tacchi, è anche l'aspetto fisico, tant'è che nel suo curriculum figura una breve parentesi da modella. «E' stata un'esperienza a parte. Stavo sorseggiando un aperitivo in spiaggia quando sono stata avvicinata da alcuni ragazzi di Modeland, un programma televisivo che è andato in onda sino a un paio di stagioni fa su All Music - racconta Jessica - Stavano facendo le selezioni per partecipare e mi hanno chiesto se ero interessata e così, un po' per gioco, ho accettato. Era uno show abbastanza ironico che aveva tra i conduttori anche Jonathan, aspirante stilista del Grande Fratello. Puntava a lanciare nuovi modelli e metteva di fronte cinque ragazze, chiamate a sfilare. Tra queste ne veniva scelta una che poi, in trasmissione, doveva sfidarsi con un maschio».
Come è andata a finire?
«Sono passata alla fase successiva e mi hanno chiesto di tornare a Milano e registrare altre puntate ma, a quel punto, ho rinunciato, perché non ce la facevo a conciliare le riprese con il lavoro (faccio l'impiegata in un ufficio commerciale a Resana) e con gli allenamenti della pallavolo».
Pentita?
«No, assolutamente. Ho affrontato quell'esperienza come un divertimento, ma quel mondo non mi sarebbe piaciuto. La mia è stata un'avventura durata poco ma quella realtà mi sembrava di plastica. L'ho visto anche nel corso delle registrazioni del programma: c'era moltissima finzione, nella preparazione, nelle sfilate da rifare. Non faceva per me: sono troppo legata alla competizione sportiva e all'agonismo che si respira in campo e che non trovi in nessun altro ambiente. E poi è complicato conciliare tutti gli impegni perché spesso mi capita di uscire di casa alla mattina e rientrare a mezzanotte».
In campo, però, le soddisfazioni non mancano.
«Ho iniziato a giocare in serie D e poi in C. Un paio di stagioni fa sono stata contatta da Marco Corò, diesse alla Vispa, e ho provato a cimentarmi in un campionato nazionale, in serie B. Diciamo che ora, finalmente, mi sto gustando il salto di categoria. Abbiamo lavorato anche a Natale ma per ora paga: la promozione non è un obiettivo tassativo ma la squadra è buona ed è un dovere provarci».
Ha qualche scaramanzia particolare, legata al campo?
«Tutti le abbiamo nel nostro ambiente e in realtà le ha anche chi dice di no, magari legate a un oggetto o ad alcuni gesti da eseguire. Io, ad esempio, indosso sempre lo stesso abbigliamento intimo prima della partita. E' un portafortuna».
Altri hobby oltre al volley?
«Mi piace molto andare al cinema. Tra i film dell'ultima stagione ho amato molto Inception, anche se il mio preferito in assoluto resta Matrix, che non a caso affrontava argomenti simili. Mi piace leggere: ora sto finendo Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde. E poi c'è la musica: la mia ultima scoperta sono i Kings of Lion, un gruppo rock americano che ora ascolto continuamente».
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