Fantantonio mattatore «Dai,Prandelli portami in Brasile»
MILAN. Antonio Cassano sogna il Mondiale. Non ne ha mai giocato uno in carriera e, a quasi 32 anni, quella in Brasile è la sua ultima opportunità. I due gol al Milan, da ex di turno, sono un messaggio a Prandelli in vista delle convocazioni. «Devo ringraziarlo», dice Cassano «perché mi ha portato all'Europeo dopo sei mesi di inattività. Mi piacerebbe tanto metterlo in difficoltà nelle scelte, non ho mai giocato un Mondiale. Io ci spero, sarebbe l'unico rammarico della mia carriera. Ma non dipende da me, meglio di così non posso fare. Non posso andare sulla luna».
Assicura di essere cambiato. Nel peso, nel carattere, e anche nel ruolo. «Giocare da punta centrale mi aiuta a correre di meno», l'ammissione che non gli darà crediti mondiali, visto che Prandelli vuole campioni ma - per sua ammissione - soprattuto atleti. «L'età avanza, in quel ruolo mi trovo bene», ammette . «Ma lui gioca punta centrale, gioca attaccante esterno, gioca dove dico io: altrimenti per lui sono cavoli amari... », scherza Roberto Donadoni, intuendo che troppi capricci non fanno bene neanche in chiave azzurra. Cassano evita possibili polemiche sulle sue recenti esclusioni dalla nazionale, e sul sospetto di incomprensioni caratteriali, perchè «non è il momento di gettare benzina sul fuoco. Ho tanti sassolini nelle scarpe», dice pensando al Milan, col quale si lasciò male «ma sono sereno. Prima ero “cicciobello”, ora sono più leggero. Mangio ancora le focaccine, ma solo una a settimana». Fantantonio sorride e si gode il momento. Si definisce «interista e orgoglioso di esserlo» quando gli chiedono un'opinione sulle difficoltà del Milan. «Del resto non me ne frega nulla», aggiunge mentre la moglie twitta la foto di quattro pere con le parole «buona merenda». «Era perché anche lei fa la dieta...», prova a scherzare Cassano, che prima della partita aveva abbracciato il medico rossonero Tavana e dopo prova a carezzare Balotelli.
Solo a Genova, sulla sponda Samp, si era visto un Cassano a questi livelli. «È uno dei momenti migliori in carriera, proprio come quello con la Sampdoria. Non perdiamo da sedici partite, stiamo facendo qualcosa di grande e possiamo ancora migliorare». Una stagione da incorniciare quella dei gialloblu. Il Mondiale, per Cassano, sarebbe la classica ciliegina sulla torta.
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