Fenomeno Della Latta Padova ha scoperto il suo eroe possente con il gol nel sangue

Stefano Volpe / PADOVA
Tutti pazzi per Simone Della Latta. È un momento strepitoso per il centrocampista toscano, diventato un beniamino dei tifosi biancoscudati che da anni non ammiravano un calciatore simile: potente, carismatico e con un fiuto del gol unico per un mediano. I numeri sono impressionanti e incoronano il 27enne arrivato dal Piacenza. Della Latta ha segnato otto gol nelle diciassette partite disputate finora con il Padova. Sei di questi sono arrivati in campionato, gli altri due in Coppa Italia a Frosinone. Con l’ultimo centro realizzato domenica a Ravenna, Della Latta è diventato il centrocampista più prolifico di tutti i campionati italiani in questa stagione. Nessun mediano ha segnato come lui, dalla Serie A alla Serie C. Dove si trova, in C, un centrocampista del genere? Da nessuna parte e lo sa benissimo Mandorlini che non ha mai rinunciato a lui, schierandolo da titolare in tutte le 14 gare di campionato e le 3 di Coppa Italia. È l’unico in rosa a non aver mai risposato e solo il portiere Vannucchi ha giocato più di lui.
I SEGRETI.
Ma qual è il segreto di questo Iron Man? Innanzitutto il fiuto del gol è una questione di DNA. Lo zio di Simone è infatti Vitaliano Bonuccelli, detto “Condor”, che ai più non dirà nulla, ma che in Toscana è stato uno dei più forti attaccanti di sempre dei tornei dilettantistici. Tra gli anni ‘80 e i 2000, tra Serie D e Serie C/2, Bonuccelli ha segnato quasi 300 gol in carriera. Magari il nipote non ci arriverà mai, ma intanto in bacheca ha la palma del gol migliore della Serie C 2018/2019, premio vinto dopo la perla da centrocampo realizzata contro la Carrarese con la maglia del Piacenza. Che anno, il 2019, per Della Latta, che quella stessa estate è diventato dottore. A 26 anni si è laureato all’Università di Pisa in Scienze Politiche, internazionali e dell'amministrazione, con una tesi dal titolo: «La democrazia deliberativa: un antidoto alla crisi della rappresentanza». È un bravo oratore Simone, ma sopratutto mostra doti di leadership fuori dal comune e che in uno spogliatoio servono come il pane. Chissà se qualche consiglio, da questo punto di vista, glie l’ha dato il suocero. Sì perché il centrocampista biancoscudato è fidanzato con Carolina Collina che altri non è che la figlia del celeberrimo ex arbitro Pierluigi. Ma la conoscenza tra i due non è arrivata sui campi da calcio bensì a Viareggio, città natale di entrambi.
I SOGNI.
Ma che ci fa un giocatore del genere ancora in Serie C? A volte se lo chiede anche lui. Forse qualche scelta sbagliata, forse si è legato troppo alle piazze in cui ha giocato, da ragazzo emotivo e passionale qual è. Basti notare che sia dopo l’addio al Pontedera sia dopo quello al Piacenza ha scritto lunghe lettere di commiato ai tifosi. Proprio l’ultimo trasferimento è stato particolarmente sofferto. Della Latta ha rescisso in primavera il contratto con il Piacenza, dopo che gli emiliani avevano rinunciato a disputare i playoff per ragioni economiche. Ha lasciato sul piatto il contratto per aiutare la società e si è messo sul mercato sperando in una chiamata dalla Serie B. Che non è arrivata. Così ha scelto chi ha mostrato di credere fortemente in lui come Sean Sogliano e il Padova. Sposando un progetto ma anche un motto: «Se credi di meritare qualcosa ma questa cosa non arriva, allora devi conquistarla da solo». —
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