Giada, la prima donna padovana a raccontare il Giro

PADOVA. Il Giro d'Italia che scatterà sabato 8 maggio e sarà una corsa ancora più rosa: per la prima volta il commento tecnico della corsa sulle reti Rai sarà affidato ad una donna.
Si tratta della padovana di Legnaro, Giada Borgato: sette stagioni tra le elite, campionessa italiana su strada nel 2012, dopo essere scesa di bicicletta, Giada è entrata nella squadra di Raisport nel 2015.
«E' stata una esperienza iniziata per caso. Il mio primo commento è stata la classica di Plouay del 2015, poi dal 2016 ho seguito le gare femminili, poi il Giro d'Italia Under 23 e dallo scorso anno ho iniziato a raccontare le classiche al fianco di Francesco Pancani» racconta Giada che sta preparando le valigie per la nuova avventura. «Mi sento una neo-professionista che deve affrontare il suo primo Grande Giro all'interno di uno squadrone: sono emozionata e un po’ tesa, dovrò imparare molto, ma so che al mio fianco avrò dei grandi protagonisti».
Per raccontare la corsa rosa RaiSport schiererà, al fianco di Giada Borgato, Francesco Pancani e lo scrittore Fabio Genovesi. Seguiranno la corsa in moto il Ct Davide Cassani e un altro padovano doc, Stefano Rizzato. Gli ex prof padovani, Silvio Martinello e Massimo Ghirotto, invece avranno il compito di raccontare la corsa su Radio 1 Rai.
«Stefano Rizzato è il mio compagno di banco. Abbiamo seguito tante corse insieme, mentre Francesco Pancani è un maestro. Spero solo di riuscire a controllare le emozioni per godermi queste 21 tappe e, allo stesso tempo, per svolgere al meglio il mio lavoro».
La prima volta di una donna come commentatrice tecnica sarà una sfida anche per Giada Borgato: «Sarà un cambiamento importante e so che ci sarà qualcuno che storcerà il naso perchè purtroppo il ciclismo è un ambiente maschilista. Ma questo mi stimola ancora di più perchè posso dimostrare che anche una donna può ricoprire questo ruolo. Spero di riuscire a far fare questo salto mentale ai telespettatori più scettici».
Una famiglia di ciclismo quella di Giada: il suo compagno, Eros Capecchi, milita nella Bahrain Victorious, il papà Aldo è stato un corridore e direttore sportivo e anche il fratello Marco è stato un ottimo dilettante. «Mio papà da buon veneto mi ha raccomandato di tenere i piedi per terra e di continuare a studiare», confida Giada. E sui favoriti per il successo finale ha già le idee chiare: «E' un Giro ben disegnato. Bernal sarà il favorito, Yates forse è già troppo brillante. Attenzione alla Deceuninck che ha due capitani, Evenepoel e Almeida, che potranno fare molto bene. E mi aspetto qualche giovane rivelazione». —
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