Gobbi, sogno Olimpiadi «Il pass barca c’è già»

PADOVA. Una qualifica confermata ma ancora non del tutto: Stefania Gobbi, ventiquattrenne di Saonara atleta di canottaggio, qualche tempo fa ha qualificato la barca del Doppio senior femminile insieme a Stefania Buttignon alle olimpiadi di Tokyo 2020.
«Non significa che ci siano i nostri nomi, scritti lì sopra», precisa lei. «Scaramantica io? Di sicuro adesso non ti dico: “Vado alle olimpiadi”, ma qualificando la specialità, so di aver fatto una buona cosa e penso di avere solo qualche chance in più rispetto alle atlete che non hanno ottenuto il pass per la barca. Se non pensassi così, probabilmente finirei per non salirci, su quell’imbarcazione, a Tokyo. È il mio modo per essere sempre pronta».
L’atleta, tesserata Carabinieri e Canottieri Padova, racconta con leggerezza il suo modo di vivere le gare: «Molti atleti sono scaramantici – commenta – e anch’io ho dei piccoli riti, delle abitudini che magari non vogliono dire niente, ma intanto li seguo. Per esempio, se uso un nuovo body e le gare vanno bene, poi uso sempre quello per tutta la stagione, oppure prima di partire dico una certa frase e mi giro sempre a stringere la mano di Stefania, la mia compagna di barca. È una cosa reciproca, oggi ci viene spontanea e scoppiamo a ridere. In un momento come la partenza è una situazione un po’ comica, ma forse è un modo per abbassare la tensione». Ci sono poi le situazioni da evitare, possibilmente, «Tipo: ci sono persone che è meglio che non ti facciano l’”in bocca al lupo”, ed è meglio non sfidare la sorte. E se capita? Una risposta come “Anche a te”. Di per sé non cambia nulla, ma in questi contesti è meglio non avere ansie, soprattutto perché prima di una gara guardo qualsiasi dettaglio. In realtà non credo alla scaramanzia, ma è piuttosto il desiderio di curare ogni cosa per la gara e il desiderio che la competizione vada come vorrei».
Studentessa di Economia a cui manca poco per la laurea, Stefania racconta della sua passione per i dolci: «Mi piace farli, in particolare le crostate alla frutta e sperimentare ricette con ingredienti alternativi a quelli classici, anche per provare a fare dolci “da atleta”, con meno grassi». Ora la programmazione sportiva prevede le gare della stagione invernale: obiettivo cinque cerchi. —
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