Guendy cambia casa e anche squadra «Cerco nuovi stimoli»
L’arciera azzurra Sartori si “riprogramma” in vista dei suoi prossimi obiettivi: i Mondiali del 2019 e le Olimpiadi del 2020

From left, Italy's Lucilla Boari, Guendalina Sartori, and Claudia Mandia, celebrate during the women's team archery competition at the Sambadrome venue during the 2016 Summer Olympics in Rio de Janeiro, Brazil, Sunday, Aug. 7, 2016. (AP Photo/Alessandra Tarantino)
PADOVA. Anno nuovo, squadra nuova: dal primo gennaio Guendalina Sartori ha cambiato tesseramento, passando dagli Arcieri della Saccisica agli Arcieri Padovani. Mantiene però il legame con il gruppo sportivo dell’Aeronautica militare. Si tratta in realtà di un ritorno, dal momento che lei era già stata legata al gruppo padovano per una decina d’anni, fino al 2015.
«Periodicamente nella vita di noi atleti può nascere l’esigenza di cercare nuovi stimoli e ho pensato che fosse arrivato il momento di riprogrammarmi», racconta la campionessa, quarta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, «Questo ha riguardato anche altre sfere: sto cambiando casa, per esempio. E ho cambiato pure squadra».
Un commiato più che cordiale, come lei stessa racconta: «Sentivo l’esigenza di cambiare e l’ho fatto senza sentimenti negativi, anzi: con la squadra precedente c’è sempre un grande spirito accoglienza reciproca».
Ora che è inverno Guendalina si allena in palestra per la parte muscolare e al Plebiscito per il tiro vero e proprio. «Mi diverto tantissimo quando sono in mezzo ai giovani, si creano situazioni dalle quali riusciamo a trarre reciprocamente degli insegnamenti. Quando sono ritornata qui, mi sono sentita come quando torno a casa da un viaggio: è un ambiente che conosco, so quali sono i miei spazi e mi ci trovo a mio agio».
I primi mesi dell’anno nuovo saranno preparatori: «Spero di finire il trasloco e poi di tornare ad avere un ruolo di primo piano all’interno della Nazionale», spiega Sartori, «Alla fine, è questo il mio obiettivo e sto programmando le mie giornate per tornare alla carica, alla grande».
È tuttavia ancora presto per avere un quadro completo del calendario stagionale: «Stabilirò un programma più preciso nelle prossime settimane: attualmente ci sono le gare indoor, ma non sono le mie preferite. Tirare a 70 metri all’aperto, anziché a 18 in una sala al coiperto, è decisamente tutta un’altra cosa. Senza contare che la Nazionale prende in considerazione soltanto i risultati conquistati nelle gare all’aperto per effettuare poi le convocazioni».
E se le Olimpiadi di Tokyo 2020 all’apparenza sembrano molto lontane, in realtà sono molto vicine: «Il Mondiale del 2019 sarà l’appuntamento principale per qualificarsi alle gare giapponesi, saltare quello significherebbe poi essere molto stretti con i tempi», conclude l’arciera padovana.
Cristina Chinello
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