I 100 metri con Fede la scelta di Aglaia
L’idea della Pellegrini, ma prima gli esami universitari

VIGONZA . Aglaia Pezzato a Verona?
«L’idea è stata un po’di Federica, me ne aveva parlato un po’di tempo fa, ma non era il momento adatto: avevo bisogno di sistemare alcune cose qui, soprattutto volevo studiare e andare avanti con gli esami, altrimenti temevo che non mi sarei più laureata. Adesso ci siamo, è il momento giusto». La nuotatrice di Vigonza in questi giorni sta preparando la sessione d’esami (studia Scienze Politiche a Padova), al termine della quale le mancherà un esame più la tesi per la laurea triennale. Ventitré anni, la stileliberista ha un programma fitto per il prossimo mese, quando entrerà a far parte del gruppo di nuotatori del Centro federale di Verona, quello allenato da Matteo Giunta, di cui fa parte Federica Pellegrini. «Fino a fine settembre sarò a Padova per gli esami universitari – racconta Pezzato –, poi, dal primo al 21 ottobre sarò in collegiale a Livigno con il nuovo gruppo di lavoro. Sarà un’esperienza totalmente nuova per me: non ho mai fatto altura prima d’ora».
Sulla decisione di cambiare città, spiega: «Ero già stata altre volte a Verona ad allenarmi, mi ero trovata bene e avevo avuto buoni riscontri anche da parte del gruppo. Per questo la scelta è stata quasi automatica, ma ho agito secondo i miei tempi. E poi Verona è una città che conosco bene e che mi è molto cara perché per molti anni sono stata legata a un ragazzo veronese. E poi è lontana ma non troppo, abbastanza per iniziare a vivere in modo indipendente dalla mia famiglia, ma senza fuggirne». Inserire la Pezzato di fianco alla Pellegrini, permetterà a entrambe di costruire in sinergia i 100 metri stile libero, specialità che da sempre appartiene alla prima, e alla quale si avvicinerà – per scelta tecnica – la seconda, dopo aver chiuso la carriera sui 200 (pare). «Federica aveva un enorme bisogno di riscatto personale sui 200 – racconta Pezzato – il quarto posto di Rio l’ha fatta soffrire tantissimo, aveva necessità di chiudere i conti per sé, non avrebbe mai lasciato quella distanza se non come voleva lei. Ogni volta che rivedo la sua gara mondiale, quella che le ha permesso di vincere l’oro, mi emoziono: penso sia stata la gara più bella della sua carriera, per come l’ha condotta e per tutto quello che ha rappresentato per lei». E aggiunge: «Federica aveva già in mente di dedicarsi ai 100 da quest’anno ma non prima di aver chiuso la partita con i 200, anche quando mi ha chiesto di allenarmi a Verona. È un’atleta che ha molto chiaro cosa vuole, non si lascia influenzare».
L’obiettivo della Pezzato, andando oltre al nuoto, è «Fare un master dopo la laurea triennale, in lingue straniere: vorrei dedicarmi soprattutto alla parte scritta, per lavorare nell’ambito della comunicazione internazionale, non necessariamente sportiva».
Cristina Chinello
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