Il Cittadella e la B «Bene i nove punti ma bisogna insistere»

Allungo decisivo per la promozione? Jallow non si fa tradire dall’entusiasmo: «Non abbiamo fatto ancora nulla»
Di Diego Zilio

CITTADELLA. Il piccolo Gervinho ha imparato a segnare. Lo conoscevamo come un esterno d'attacco dal dribbling facile e dall'accelerazione devastante, adesso Lamin Jallow si è messo pure a indossare le vesti del bomber.

«E sono contento che i miei gol abbiamo contribuito a spingere il Cittadella ancora più su in classifica, verso l'obiettivo promozione». Già, c'è il suo marchio dietro all'ultimo allungo della squadra granata, ora a +9 sul Pordenone («Ma dobbiamo continuare così a partire dalla gara di Alessandria, ancora non abbiamo raggiunto niente»).

E non sono mica reti banali. Dopo il debutto con timbro personale del girone d'andata, questo 21enne gambiano ha atteso un intero girone per concedere il bis ma, una volta ri-sbloccatosi, non si è più fermato, risultando decisivo nel 2-1 alla Pro Piacenza, nel 3-2 sul Pavia e, sabato scorso, nell'1-0 da attaccante opportunista inflitto all'Albinoleffe. Ancora non si fida a parlare italiano, Lamin, anche perché da qualche settimana ha interrotto lo studio della lingua.

«Ma so quanto sia importante arrivare a padroneggiarla, sicuramente al termine del campionato mi ci rimetterò sotto», racconta sorridendo. E sulla sua nuova dimensione di attaccante, spiega: «Fino a questa stagione avevo sempre giocato come esterno, destro o sinistro, nel 4-4-2. Venturato invece mi ha provato come seconda punta nel 4-3-1-2, in un ruolo in cui mi trovo bene. Ho molta più freedom (libertà, ndr) adesso e mi diverto. Accanto a me c'è un elemento come Litteri, con cui è facile giocare, perché è un very good player, un centravanti di grandi qualità che non si limita a stare fermo in area ma corre tanto e apre spazi per gli inserimenti dei compagni. E poi, in campo, a spingermi ci sono i consigli dei due giocatori che sanno far sentire la loro personalità: uno è Pascali, che parla un ottimo inglese avendo giocato per diversi anni in Scozia, e l'altro è Iori, che lo parla meno spedito ma si fa capire lo stesso. Loro due, stanno aiutando molto a crescere».

Il precedente gol lo aveva dedicato alla signora Zita, che gestisce il bar dello stadio, dove si ferma spesso, dato che vive nell'appartamento a ridosso del locale. «Questo invece è tutto per mia madre Mariama, chissà che in qualche modo possa leggere questa dedica».

E poi un pensiero speciale Jallow lo rivolge all'amico e connazionale Yusupha Bobb, che sta seguendo il suo percorso di recupero a Verona, dopo la frattura del perone subita a Cuneo. «Sono andato a trovarlo l'ultima volta tre settimane fa e indossava ancora il tutore, ma ci sentiamo praticamente ogni giorno. Dopo il gol contro l'Albinoleffe è stato lui a telefonarmi per farmi i complimenti. Credo che, superati speriamo in maniera positiva il turno di Coppa di domani e il posticipo di lunedì ad Alessandria, avremo un po' di più tempo a disposizione, tornerò a trovarlo appena possibile».

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