Il giorno speciale di Morganella da avversario nella sua Palermo

Il terzino del Padova ha vissuto il momento migliore della carriera in Sicilia dove ha giocato insieme a campioni del calibro di Cavani, Vazquez e Dybala
PRANDI - FOTOPRAN - PADOVA - PADOVA FOGGIA PRIMO TEMPO.morganella
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Sarà una partita speciale, quella di Pasquetta, per il terzino biancoscudato Michel Morganella. Una partita speciale ma dal sapore terribilmente agrodolce. Il giocatore svizzero, infatti, tornerà per la prima volta da avversario a Palermo, dove ha lasciato il cuore e i ricordi più belli della carriera, dove sono nati i suoi figli e dove è diventato un calciatore di spessore. Ma i ricordi dovranno per forza scontrarsi con un presente meno felice, che parla di una retrocessione imminente e di un suo impatto con il mondo biancoscudato al di sotto delle aspettative. Al punto che, il ritorno al “Barbera”, poterebbe anche assaporarlo dalla panchina.

SICILIANO D’ADOZIONE

Uno svizzero che sbarca a Palermo, a 19 anni, per la prima esperienza lontana da casa. Al di là dei luoghi comuni, si penserà: “chissà che choc”. E invece tutt’altro. Morganella, che come si evince dal cognome ha sangue italiano, si adatta subito alla perfezione all’ambiente, agli usi e costumi siciliani. Deve solo adattarsi al calcio italiano e va a farsi le ossa per due anni a Novara, dove reciterà un ruolo da protagonista. Tornato all’ovile Morganella metterà radici a Palermo, diventando ben presto uno degli idoli della tifoseria rosanero.

I numeri

Sei stagioni, 108 presenze totali condite da due gol, quattro campionati di Serie A e un attaccamento unico ai colori. Il pubblico inizia ad apprezzare la sua generosità, la spinta sulla fascia e quel carattere unico. “Non avrò i piedi raffinati, ma lascio tutto sul campo”, ha sempre detto Morganella. Che di piedi raffinati attorno ne aveva quanti voleva, avendo potuto giocare con i vari Cavani, Vazquez e Dybala. Ma a Palermo l’hanno subito adottato anche per quel suo carattere solare e genuino e per tante piccole stravaganze, da look eccentrici ad automobili fuori dal normale. La sua maglia spesso è andata a ruba e così gli scorsi anni Michel ha anche lanciato un contest sui social: il #morganellaaroundtheworld. Ovvero: mandate una foto con la maglia di Morganella mentre siete in giro per il mondo. E ne sono arrivate di tutti i tipi e da tutti i luoghi. Ma l’avventura palermitana è stata anche ricca di infortuni. Una prima lesione al legamento crociato, una frattura cranica multipla e una seconda rottura dei legamenti che l’ha portato a svincolarsi la scorsa estate.

IMPATTO DIFFICILE

Dopo il rientro dall’ennesimo infortunio, Morganella è ripartito dalla Serie B svizzera giusto il tempo per riassaggiare il campo. Alla prima occasione non ha perso il treno di tornare in Italia, accettando lo scorso gennaio la sfida biancoscudata. E l’approccio è sembrato un colpo di fulmine. Gol all’esordio contro il Verona (non segnava da quattro anni), prestazione super e la sensazione che il Padova abbia trovato un esterno con i fiocchi. Ma a lungo andare, vuoi per le prestazioni generali della squadra, vuoi per un inevitabile calo dovuto alla lunga inattività, del vero Morganella si sono perse le tracce. Al punto che, con l’arrivo di Centurioni (suo ex compagno a Novara), ha perso la maglia da titolare. La ritroverà a Palermo? Difficile, anche se è già pronta l’ovazione per lui dal pubblico rosanero. —



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