Il maestro Fabio Galli «Il talento di Garozzo garanzia per il futuro»
L’allenatore mestrino è stato allievo di Livio Rosa in pedana e ha guidato i suoi atleti ai successi dei Mondiali di Lipsia

MESTRE. È un anno d’oro quello che dall’agosto scorso ad oggi ha vissuto il maestro Fabio Galli, soprattutto grazie al suo allievo Daniele Garozzo. Dodici mesi esaltanti, quasi irripetibili per certi versi, in cui Garozzo è riuscito a vincere le Olimpiadi di Rio de Janeiro, l’Europeo di Tbilisi, il Gp Fie di San Pietroburgo e naturalmente i recentissimi oro a squadre e bronzo individuale al Mondiale di Lipsia. Un viaggio in cui ha attraversato il mondo senza mai scendere dal podio delle gare più importanti, passando dal Brasile alla Russia e dalla Georgia alla Germania.
Fabio Galli, mestrino ed ex allievo a sua volta del grande Livio di Rosa al Circolo Scherma Mestre, è sempre stato al fianco di Garozzo, protagonista della sua grande crescita e maturazione in pedana. Un solo cruccio: quel grande slam sfumato nella prova individuale di Lipsia e solo addolcito, si fa per dire, dal successo nella gara a squadre in cui proprio Garozzo ha chiuso la sfida con gli Stati Uniti con autorevolezza da veterano. «Daniele era disperato dopo l’individuale al Mondiale» racconta Fabio Galli, «io invece ero contento, perché ha speso tanto contro lo statunitense Imboden nei quarti, e poteva anche non farcela ad arrivare in semifinale. Se riguardo a questi ultimi dodici mesi, penso che ci offrano la consapevolezza che quello che l’oro di Rio non è stato frutto del caso, come qualcuno ha insinuato, ma di tanto lavoro e di una crescita incredibile da parte sua, perché ha fatto tutto per bene. Dalle Olimpiadi a oggi abbiamo avuto solo una serie di conferme».
Daniele Garozzo ora è un campione e, nonostante la giovanissima età, ha mostrato a Lipsia carattere e freddezza.
«Si è preso la guida della squadra azzurra di fioretto, rimane il più giovane ed è ora in un ruolo difficile per chiunque» prosegue il maestro Galli, «anche per me è un continuo aver conferme, ma non solo da lui, perché quest’anno pure Francesco Trani è entrato negli otto di Coppa del Mondo a Parigi, e poi anche Camilla Mancini che seguo dal settembre scorso». Mancini che è cresciuta moltissimo negli ultimi dieci mesi e, sarà un caso, a Lipsia si è presa il titolo iridato anche lei con la squadra femminile di fioretto. «Non penso di aver fatto chissà cosa» precisa Galli, «forse le ho dato un po’ più di quadra, forse di consapevolezza nei suoi grandi mezzi e qualche dettaglio alla sua scherma». Un dettaglio non da poco è poi quello che unisce Daniele Garozzo e Alice Volpi, innamorati nella vita, con quest’ultima che sempre a Lipsia si è presa oro a squadre e argento individuale. «Daniele e Alice stanno diventando la coppia della scherma italiana» sorride il maestro di Garozzo, «lei è forte e lui ha un carattere sornione, non la alleno io, ma Daniele le ha dato di sicuro una spinta importante. Se guardo a questi ultimi mesi penso che il titolo Europeo di Garozzo sia stata una gioia grandissima, ma metterei al primo posto il successo di San Pietroburgo, la sua prima gara di Coppa del Mondo vinta. Se ci penso mi viene da dire che è davvero un chirurgo nello scegliere cosa vincere. Ho la fortuna di allenare un ragazzo meraviglioso. Il nostro binomio è uno scambio continuo, ci stimoliamo a vicenda. Successi che poi è bello condividere con amici di nazionale come Andrea Cipressa. La storia del Circolo Scherma Mestre continua nel mondo ed è fantastico, dovremmo sempre ringraziare Livio di Rosa per quello che ci ha insegnato e per l’amore che ci ha trasmesso per questa disciplina. E in questo è bello anche il ritorno di Mauro Numa al CS Mestre. Un personaggio di carisma, uno dei grandi. Bene che campioni come lui trasmettano le loro conoscenze».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video