Il miracolo pescando da basket e canoa

Le campionesse del Valsugirls provengono da diversi sport
Di Simone Varroto

PADOVA. Reduci da una lunga notte di festeggiamenti, a raccontare lo scudetto rosa del Valsugana Padova questa volta sono loro, le nuove campionesse d'Italia di rugby femminile. Detronizzato il Monza, sconfitto 9-5 a Parma in una finale tiratissima, domenica sera le biancazzurre padovane hanno trovato un centinaio di tifosi ad attenderle nella club house di Altichiero. «Bellissimo, cose mai viste per il rugby femminile», assicura Maria Diletta Veronese, 33 anni, una delle veterane del gruppo e ala della nazionale italiana. «Sono andata a letto alle 5 ma c'è chi ha fatto mattina», assicura Didi, «È il mio quarto scudetto, dopo tre vinti con il Riviera, ma questo è il più bello perché vinto a Padova dopo solo sei anni dalla prima iscrizione in serie A».

Se per la Veronese, ex velocista, l'amore per la palla ovale è nato grazie al fidanzato rugbista, il capitano delle biancazzurre Alice Galiazzo ha iniziato tardi e per caso, a 27 anni, incontrando quattro anni fa al bar l'ex capitano ed attuale team manager delle Valsu Girls, Roberta Obe Giraudo, chioccia del gruppo. «Sono capitano non tanto per le mie capacità tecniche o di esperienza, che altre compagne invece possiedono», spiega Alice. «È stata una scelta della squadra, forse perché mi piace tenere il gruppo unito dentro e fuori dal campo. Non avrei mai creduto di vincere uno scudetto da capitano, è stato incredibile». Parlando di esperienza nessuna può eguagliare Paola Zangirolami, detta Gina, 31 anni, ex capitano della nazionale (61 caps) che gioca a rugby da ben 25 anni avendo iniziato in U6 con i maschietti a Stanghella. A soli 23 anni ha esperienza da vendere anche Valentina Ruzza, cresciuta al Cus e sorella di Federico, terza linea del Viadana. Con Didi Veronese e Zangirolami era una delle tre biancazzurre già scudettate (al Riviera). A lei è toccato l'onere di calciare il piazzato del 9-5 finale, per infortunio della specialista Beatrice Rigoni, 20 anni, apertura della nazionale. «Avevo calciato una volta sola in partita. Sentivo tanta responsabilità addosso», racconta Valentina. «Ho cercato di pensare il meno possibile a dov’ero, a cosa c'era in palio. Ha funzionato. Nel gruppo biancazzurro, quasi tutto made in Padova, ci sono tre foreste, perfettamente integrate. Su tutte l'estremo Enrica Bertoglio, detta Biella (sua città d'origine), arrivata a Padova per l'università nel 2009 e subito agganciata dal Valsugana, con cui è tornata a giocare dopo aver arbitrato per un paio di stagioni. È lei l'unica Valsu Girls sposata. Le altre due sono la giovane Lodovica Tommasi, 22 anni, da Vicenza, mentre ha origini nigeriane Lilli Ekiam, giunta a Padova l'anno scorso da Roma. Non mancano le figlie d'arte, come le sorelle Salvadego, Sofia (23 anni, tallonatore) e Claudia (20 anni, mediano), portate al Valsugana in tenera età da papà Checco, scudettato del Petrarca anni '80 ed ex presidente biancazzurro. Dna ovale anche per l'ala Elena Vittadello, 19 anni, nipote di Filippo detto Lupo, altro ex petrarchino. Sorelle sono anche le Giordano, Elena (25 anni, 11 caps in nazionale) e Alessia (20 anni), entrambe titolari in terza linea. Alcune hanno scoperto il rugby grazie al passaparola all'università, come le coetanee Marina Migotto (tallonatore) e Anna Serafin (terza linea), 26 anni, altre sono state catturate l'anno scorso a una festa, come Giulia Cuman, 27 anni. Tante sono state svezzate nell'U16 biancazzurra, come Silvia Folli (23 anni), di Este (dove ha iniziato coi maschi), Carola Zatti, 22 anni, di Monselice, fuori per infortunio come Amina Benkadir e Beatrice Fenato, arrivata al rugby dal basket. Da altri sport provengono pure Beatrice Veronese (20 anni, seconda linea), fino all’anno scorso canoista della Canottieri, e il pilone Giulia Cerato (23 anni), che prima giocava a calcio. Se la nonna è Rossana Bortolotto, 36 anni, tante sono le Under 20, da Elena Sgro (cresciuta al Cus) a Chiara Nascimben, da Sveva Linarello a Sara Frezza, tutte 19 anni, fino alla matricola Giada Jeni, che ha compiuto 18 anni in gennaio.

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