Il “nodo” Massa sta per venire al pettine

Maranello ormai decisa a cambiare la seconda guida: fra i papabili ci sono anche Button, Perez, Hulkenberg e Sutil
Di Davide Casarotto

In Ferrari prendono tempo ma prima o poi il nodo Felipe Massa dovrà venire al pettine. Il nuovo passo falso del pilota brasiliano, incappato nell’ennesima giornata storta sul tracciato di Hockenheim, torna a far parlare della sua riconferma al volante della Rossa.

L’impressione è che a Maranello si vada verso la dolorosa scelta di cambiare. Dolorosa perché Felipe, alla sua sesta stagione in rosso, è ormai diventato uno di casa. Ha accettato senza troppe storie l’amaro compito di fare da seconda guida, prima a Michael Schumacher poi a Kimi Raikkonen e ad Alonso. Ma ha anche dimostrato, nel 2008, di potersi giocare il titolo, perso negli ultimi metri a Interlagos, davanti al pubblico di casa.

Stagione difficile. Questa prima metà di 2012 è sicuramente una fra le fasi più complicate della carriera del brasiliano. Dopo cinque gare Felipe aveva totalizzato la miseria di due punti, frutto della nona piazza in Bahrain. Poi qualche segnale di risveglio, soprattutto a Silverstone, dove ha colto il quarto posto. In Germania, cinque giorni fa, ha commesso un errore in partenza, ha compiuto un’ottima rimonta, mostrando di aver aumentato il feeling con la monoposto, ma termina fuori dalla zona punti. Massa ha dichiarato di essere pronto a dare una mano ad Alonso per la vittoria del Mondiale e che il suo contributo in un campionato tanto equilibrato può diventare determinante. Ma uno scudiero che cavalca lontano dal suo cavaliere serve a poco. Per questo Massa, già dall’Ungheria, deve tornare a dimostrare il suo vero valore.

I perché della crisi. Sembra facile ricondurre lo smarrimento di Massa a un altro Gran premio disputatosi all’Hungaroring, quello del 2009, quando il destino gli fece piombare sul casco una molla impazzita durante le qualifiche. Un incidente difficile da assimilare, al di là delle conseguenze fisiche che ha comportato. Probabilmente i motivi sono anche altri, derivanti dai radicali cambiamenti tecnici subiti dalla Formula 1 nelle ultime stagioni, cui ha faticato ad adattarsi, e alle difficoltà della Ferrari. Nel 2010 e 2011 Massa ha chiuso al sesto posto mostrando un rendimento altalenante e una voglia di emergere che spesso l’ha portato a esprimersi sopra le righe. Vedi la lunga serie di spigolosi e dannosi corpo a corpo con Hamilton nel 2011.

Totosostituto. Il mercato piloti sta già impazzando intorno al sedile della Ferrari che potrebbe essere lasciato libero da Massa. Tramontata l’ipotesi Webber, che ha rinnovato con Red Bull, si apre quella suggestiva del campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che potrebbe arrivare nel 2014. Questo significherebbe avere un team con due top-driver, scelta affascinante ma delicata. I nomi che circolano più frequentemente sono poi quelli di Jenson Button, insoddisfatto della sua McLaren, di Sergio Perez, Niko Hulkenberg e Adrian Sutil.

Il clima è di attesa ma il binomio Ferrari-Massa pare ormai agli sgoccioli.

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